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Un gene fetale contribuisce al rischio di diabete

By Redazione

L’attività ridotta di un importante gene durante lo sviluppo fetale sembra essere in grado di aumentare la vulnerabilità al diabete di tipo 2 nelle fasi successive della vita,
è quanto emerge da uno studio condotto alla University of Pennsylvania School of Medicine e pubblicato sull’ultimo numero del Journal of Clinical Investigation.

Il ritardo della crescita intrauterina, che causa basso peso alla nascita nei neonati, è stato associato allo sviluppo del diabete di tipo 2 e ad altre patologie nella crescita del
bambino. Una attività ridotta del gene Pdx1 nel corso dello sviluppo fetale è stata invece associata alla suscettibilità per il diabete di tipo 2 più avanti nella
vita. Il gene gioca un ruolo importante nello sviluppo e nella funzionalità delle cellule beta pancreatiche, che producono l’ormone dell’insulina.

Utilizzando un modello relativo ai roditori di ritardo della crescita intrauterina, i ricercatori americani hanno trovato che cambiamenti epigenetici erano responsabili del rallentamento
dell’attività di Pdx1. Il gene non era totalmente silenziato ma marcatamente ridotto.
I cambiamenti epigenetici sono cambiamenti basici nella struttura del Dna che si verificano quando la cellula si divide e il Dna viene replicato.

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