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Borghetti: una tradizione italiana dal 1860

Borghetti: una tradizione italiana dal 1860

By paolopz

Ad alcuni potrà sembrare un’idea geniale, per altri è semplicemente l’incontro perfetto tra la bevanda più amata dagli italiani, il caffè, e la giusta quantità di alcol: comunque la si voglia vedere il risultato è sempre lo stesso, una bevanda che racconta esattamente la tradizione e il cuore della nostra penisola. Ma quali sono la storia e la ricetta di questo successo internazionale?

 

Borghetti liquore al caffè espresso nasce nel 1860 dall’idea di Ugo Borghetti, imprenditore e proprietario del Bar Caffè Sport in piazza della stazione ad Ancona, di produrre una bevanda che potesse dare energia e ristoro ai tanti operai impiegati nella costruzione della nuova tratta ferroviaria Pescara-Ancona. La sua miscela semplice, ma geniale, di alcol, zucchero e caffè piacque immediatamente, probabilmente aiutata anche dalla già diffusa abitudine di consumare caffè corretto, e quando nel 1863, anno di inaugurazione della nuova tratta, decise di far provare il suo Borghetti anche ai viaggiatori il successo iniziale fu confermato e, addirittura, aumentato.

 

Ugo Borghetti, che da buon imprenditore fiutò subito il grande potenziale del suo liquore al caffè, decise di iniziare una produzione industriale: si trasferì a Roma e durante il periodo fascista ottenne anche diversi incarichi di partito che aiutarono il suo Borghetti a diffondersi ulteriormente e ad essere identificato come il liquore delle famiglie italiane.

 

Conosciuto ben presto come il “vero liquore di caffè espresso” in un panorama affollato di prodotti di fascia medio-bassa in cui spicca per qualità, il Borghetti ha mantenuto intatta la sua ricetta negli anni, apportando solo poche migliorie ove possibile. Il processo produttivo che lo contraddistingue, infatti, non prevede che vi siano aromatizzazioni artificiali, né infusi con chicchi di caffè e dove tutti gli altri produttori aggiungono caffè all’alcol, Borghetti fa il contrario producendo prima il caffè espresso e aggiungendo poi alcol.

Il caffè viene preparato in un’enorme caffettiera Moka che garantisce al prodotto il sapore caratteristico, e i chicchi utilizzati sono tostati sempre ad un determinato grado di umidità e per un tempo che è stato perfezionato in quasi 160 anni di esperienza.

Le qualità di caffè utilizzate sono arabica, che apporta morbidezza e note gustative complesse, e robusta, in grado di arricchire il prodotto conferendogli intensità.

 

Anche l’acquisizione da parte della Fratelli Branca Distillerie non ha significato alcun cambiamento nel processo produttivo del Borghetti liquore al caffè, anzi, tutto è rimasto esattamente come in origine seguendo alla lettera il motto aziendale “Novare Serbando”, ma l’aggiunta di questa eccellenza italiana alla sua già nota famiglia di brand ha significato per il liquore al caffè un rilancio internazionale di successo, così che tutto il mondo potesse gustare e apprezzare questa autenticità simbolo della tradizione della nostra penisola.

 

Oggi Borghetti si trova in commercio in due formati: l’elegante bottiglia da 70cl, che in casa degli italiani non manca mai, e nella pratica confezione pet da 3,35cl, comoda per essere consumata dappertutto. Comunque e in qualunque posto si decida di berlo, una cosa è certa: il gusto inconfondibile di questa eccellenza italiana si presta alla perfezione alla condivisione per suggellare momenti passionali ed emozionanti tanto con le persone che amiamo, quanto con perfetti sconosciuti con i quali condividiamo una passione.

Nato per scaldare, ancora oggi Borghetti riesce a infiammare i cuori e gli animi per regalare quel semplice, e allo stesso tempo complesso, “Desiderio Espresso” scritto nel nostro DNA.

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