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Al via le Giornate nazionali di prevenzione dalle alluvioni

By Redazione

Sono i grandi fiumi come il Po, l’Arno, il Ticino e il Tevere, ma anche i corsi d’acqua più piccoli come le fiumare calabresi e siciliane e i tantissimi torrenti italiani, l’obiettivo
delle migliaia di volontari che partecipano alle giornate nazionali di prevenzione dalle alluvioni. Da oggi cittadini, scout, volontari ambientalisti e di protezione civile, scendono sulle
sponde di oltre 200 tra fiumi e torrenti d’Italia per il week-end di volontariato nazionale contro le alluvioni organizzato con “Operazione Fiumi 2007”, la campagna per la prevenzione del
rischio idrogeologico di Legambiente e del Dipartimento della Protezione Civile.

Dal 29 settembre la carovana di Operazione fiumi sta facendo tappa nei comuni più esposti al rischio frane e alluvioni per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una corretta
manutenzione del territorio e degli ecosistemi fluviali e informare su quali sono le azioni da compiere per mitigare e gestire le situazioni di rischio. Le giornate nazionali di prevenzione
dalle alluvioni s’inseriscono nel percorso della campagna come esempio concreto di corretta manutenzione dei fiumi e per sottolineare l’importanza che il contributo della popolazione ha in tema
di prevenzione.
L’appuntamento che ha dato il via al week-end nazionale contro le alluvioni è stato quello di Roma sull’Aniene. Oggi i volontari di Legambiente e della Protezione Civile in
collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, l’ARDIS, l’AMA, gruppi scout e ragazzi delle scuole della zona, si sono rimboccati le maniche per
ripulire dai rifiuti un tratto del fiume all’interno della Riserva Naturale Valle dell’Aniene. Le operazioni più complesse sono state svolte con l’ausilio di mezzi speciali, messi a
disposizione dall’Ardis, per liberare un tratto di fiume bloccato da una vera e propria discarica di 15 metri di rifiuti che facevano da diga. Al termine della pulizia un gruppo di canoisti
della Uisp è passato lungo il fiume e dopo gli alunni delle scuole e gli scout hanno visitato, in una tenda allestita dagli animatori di Legambiente, una mostra didattica su come si
effettua una corretta manutenzione dei corsi d’acqua e come si realizzano le opere di messa in sicurezza del territorio e si sono poi cimentati nell’effettuare l’analisi della qualità
delle acque del malandato Aniene.

“Prevenzione del rischio idrogeologico è soprattutto una corretta gestione del territorio e del fiume – sottolinea Simone Andreotti, responsabile di Legambiente protezione civile – I
disastri ambientali che vedono protagonisti i fiumi italiani sono infatti la diretta conseguenza di scelte sciagurate compiute dall’uomo: l’abusivismo, l’urbanizzazione delle aree golenali,
l’escavazione selvaggia e la mancata manutenzione ordinaria delle sponde, sono spesso le vere cause delle catastrofi. In particolare i rifiuti ingombranti, come in questo caso, possono ostruire
i ponti portando effetti devastanti a valle in caso di alluvione”.

Una fragilità, quella del territorio italiano, che tocca i grandi fiumi ma anche torrenti, fiumare e piccoli corsi d’acqua, dove si sono compiuti spesso gli scempi più gravi, con
intubazioni, discariche abusive, ponti sottostimati e case costruite sin dentro gli alvei. Legambiente e il Dipartimento della Protezione Civile rilanciano così la necessità di
svolgere interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua che sappiano coniugare la rinaturalizzazione dei fiumi e la sicurezza dei cittadini. Dal Sud al Nord d’Italia, infatti, ancora
troppi i corsi d’acqua aggrediti da una cementificazione e un’urbanizzazione irrazionale.
“Questa situazione purtroppo non è solo l’eredità di una scorretta gestione del territorio nel passato – continua Andreotti – perché ancora oggi troppo spesso si continua a
costruire dove non si dovrebbe. Con i cambiamenti climatici in atto, che portano sempre più spesso a piogge di eccezionale intensità, diventa fondamentale mettere in atto
un’adeguata manutenzione ordinaria delle sponde dei fiumi e fermare l’urbanizzazione delle aree a rischio idrogeologico, con un’attenzione particolare a tutto quel reticolo idrografico minore
troppo spesso abbandonato a se stesso e all’illegalità”.

Sabato 20 e Domenica 21 continua l’attività dei volontari con appuntamenti in tutta Italia per
la pulizia dalla spazzatura comune, come cartacce e bottiglie abbandonate lungo i corsi d’acqua, ma anche per la bonifica di discariche abusive e la rimozione di tronchi d’albero, automobili e
rifiuti ingombranti presenti lungo molti corsi d’acqua. In Sicilia, sabato 20 ottobre appuntamento a Lentini per la pulizia degli argini del fiume Zena e del fiume Reina. In Calabria a Petilia
Policastro (KR) il circolo di Legambiente organizza la pulizia di un tratto del fiume Soleo e analisi dell’ecosistema fluviale in Loc. Ponte di Ferro. L’iniziativa coinvolge alcune classi del
liceo Scientifico e della locale Scuola Media. Gli esperti dell’associazione guideranno gli studenti all’analisi dell’ecosistema fluviale, anche con strumenti per l’indagine
chimico-fisica-microbiologica delle acque. In Lombardia domenica 21 Legambiente Meratese – Valmadrera (LC) organizza la pulizia degli argini del fiume Adda. Sempre domenica 21 nelle Marche a
Palmiano (AP) giornata dedicata alla pulizia degli argini del fiume mentre in Piemonte a Val Pellice (TO) presso la frazione Mottura – Cave Falco i volontari saranno impegnati nella pulizia
delle sponde del torrente Pellice nella zona adibita a spiaggia nel periodo estivo. (Per tutti gli appuntamenti delle giornate nazionali di prevenzione dalle alluvioni consulta:
http://www.legambiente.eu )
Dopo aver attraversato il nord Italia il viaggio di Operazione Fiumi 2007 prosegue nelle Marche per poi scendere verso sud. Prossime tappe a Jesi (AN) il 23 e 24 ottobre, ad Ancona il 25; il 26
a Lanciano (PE) e il 27 a Pescara; il 29 e 30 ottobre a Canosa di Puglia (BA) e il 31 a Bari; il 3 e 4 novembre a Rocca D’Evandro (CE) e il 5 a Napoli; il 6 e 7 novembre a Bagnara Calabra (RC)
e l’8 a Reggio Calabria. “Operazione fiumi” concluderà il suo percorso con la tappa ad Agrigento dal 9 all’11 novembre.

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