La rivincita della Cicerchia.
Poco tempo fa, era un legume in via d’estinzione, la lunga storia insufficiente per reggere il peso della grande distribuzione. Poi, la Cooperativa Bona Usanza: un gruppo di giovani
agricoltori, riunitisi per favorire la coltivazione e difendere un altro prodotto tipico, la lonza (o salame di fico).
Ora, la cicerchia trova il suo spazio anche nell’economia: ogni anno ne vengono esportati all’estero circa 100 quintali, destinazioni privilegiate USA e Giappone, dove ad Osaka esiste un
ristorante dedicato.
Adesso la cicerchia torna alle origini, a Serra de’ Conti (Ancona), antico luogo di coltivazione. Lì dal 23 al 25 novembre si svolge la Festa della Cicerchia.
Diverse le iniziative collegate: la prima, i pasti a base del legume, serviti nelle 20 cantine, ospitate nel centro storico, all’interno delle mura medievali. Tra i piatti proposti, la zuppa di
cicerchia in pagnotta, ricordo del passato agreste e povero della regione. Discorso simile per i passati di verdura.
E poi, piatti più ricchi: tagliatelle fatte in casa, guanciale, polenta. Ancora, pancetta in salmì, vincisgrassi e spezzatino. Il tutto innaffiato dal Verdicchio, nato dalle
colline marchigiane.
Cibo a parte, la Festa sarà riprodurrà gli antichi momenti di allegria, grazie a cantastorie, artisti di strada e cantanti folkloristici.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
SITO ufficiale
Ass. Festa della Cicerchia:
Via Marconi t, Serra de’ Conti, Ancora, 60030
Tel: 0731 871711; 0731 87920
E-mail: info.cicerchia@libero.it
Matteo Clerici