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Additivi: conoscerli per evitarli

Colorful papers imitating food additives on plate with fork and knife, concept.Colorful papers imitating food additives on plate with fork and knife, concept.

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Buon cibo = Buona salute
Rubrica a cura di Bioimis

 

Gli additivi: conoscerli per evitarli

Gli alimenti tipicamente definiti “spazzatura” sono arricchiti con pericolosi additivi alimentari. Al fine di conservare gli alimenti, renderli più colorati e invitanti, vengono comunemente utilizzate sostanze poco salutari, dal nome poco noto e di difficile interpretazione.
Saper leggere l’etichetta di un alimento risulta, quindi, indispensabile per poterne conoscere le caratteristiche di sicurezza e qualità.

Gli additivi alimentari sono delle sostanze intenzionalmente aggiunte all’alimento che hanno lo scopo di migliorarne le caratteristiche tecnologiche, come colorare, dolcificare o conservare, rivestendo, così, un ruolo importante nella produzione alimentare.
Negli ultimi 50 anni, infatti, gli sviluppi della scienza e della tecnologia alimentare hanno portato alla scoperta di molte nuove sostanze che possono svolgere varie funzioni e che sono ora facilmente disponibili.

Gli additivi sono sempre menzionati nell’elenco d’ingredienti degli alimenti in cui sono presenti e sono rappresentati da un numero preceduto della lettera E.
Secondo l’attuale legislazione europea e mondiale è obbligatorio elencare tutti gli ingredienti contenuti in un prodotto alimentare, compresi gli additivi, facendoli apparire in ordine decrescente in base al peso.

Gli additivi alimentari sono classificati per gruppo in base alla loro funzione:
– 100-199 COLORANTE:
sono utilizzati allo scopo di migliorare l’aspetto di bevande e alimenti.

– 200-299 CONSERVANTE:
consentono all’alimento di rallentare o bloccare le alterazioni provocate dai microrganismi.

– 300-399 ANTIOSSIDANTE:
impediscono i processi d’irrancidimento dei grassi e l’imbrunimento di frutta e verdura.

– 400-499 ADDENSANTE, STABILIZZANTE, EMULSIONANTE, GELIFICANTE:
favoriscono la permanenza di una miscela tra una sostanza grassa e un’acquosa, aumentano la densità e la consistenza di un alimento, formano gelatine in grado di trattenere grandi quantità di liquido e consentono di mantenere nel tempo le caratteristiche fisiche volute dall’alimento.

– 500-599 REGOLATORE DI ACIDITA’, ANTI-AGGLOMERANTE:
modificano l’acidità per consentire una corretta conservazione del prodotto e impediscono la formazione di grumi nel prodotto alimentare.

– 600-699 ESALTATORE DI SAPIDITA’:
forniscono all’alimento un particolare sapore.

– 900-999 EDULCORANTE, CERE, SCHIUMOGENI, GAS

 

Oltre ad essere aumentate le tipologie degli additivi sono anche aumentate le quantità di queste sostanze che il consumatore assume quotidianamente.
Tutti i test di sicurezza sono stati effettuati su un singolo additivo, senza considerare un aspetto molto importante, cioè che non viene preso in considerazione il fatto che le persone non sono esposte ad una singola sostanza ma contemporaneamente a molte altre.

Molti additivi alimentari sintetici tuttora in uso non sono totalmente innocui, ma sono collegati  anche a  malattie  e  a problemi cronici come depressione, asma e altre allergie, emicranie, iperattività o difficoltà di  apprendimento  nei bambini.

Gli alimenti confezionati non sono mai una buona idea per il benessere dell’organismo. Dimagrire è quasi impossibile se a tavola preferiamo prodotti ricchi di additivi alimentari.

 

 

Articolo a cura di Bioimis

in esclusiva per Newsfood.com
Riproduzione riservata

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Questa rubrica –Buon cibo = Buona salute–  di proprietà di Newsfood.com è curata in esclusiva da esperti nutrizionisti BIOIMIS, e ha l’intento di dare le nozioni necessarie per far conoscere le qualità intrinseche dei cibi e i loro effetti. Propone anche ricette salutari e consigli, affinchè ognuno di noi, in modo consapevole, possa decidere della sua vita e di quella dei suoi cari.
Dipendentemente dai tempi e dallo spazio, la redazione di Newsfood.com, in collaborazione con gli esperti nutrizionisti, cercherà di dare risposte ai quesiti di chi vorrà approfondire gli argomenti trattati.
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