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La soia: una leguminosa a metà strada il vegetale e l'animale

La nostra epoca si confronta sempre di più con il problema della soia, tanto nei paesi ad alto sviluppo che in quelli gravemente sottosviluppati, questa pianta è diventata su
scala mondiale un fenomeno della civilizzazione che ci riguarda come l’inquinamento della terra o l’armamento nucleare.

Molti la portano alle stelle e la considerano l’alimento che salverà l’umanità dalla fame, e che, data la sua incredibile capacità di prendere forme diverse, potrà
soppiantare tutte le altre coltivazioni. Altri la avvicinano ancora con diffidenza. Non sarebbe meglio cercare di conoscerla un po’ più a fondo? E capire quale è la sua autentica
natura? Perché ha avuto questo successo vertiginoso? Perché questa pianta orientale, coltivata in occidente solo dall’inizio del XX secolo, ha fatto indietreggiare tutte le altre
coltivazioni su tutta la superficie del pianeta?

La famiglia delle leguminose – La soia è una leguminosa o papilionata, come i fagioli, i piselli, il trifoglio, le arachidi, le ginestre etc. Questa famiglia possiede la
particolarità, da sempre apprezzata in agricoltura, di fissare l’azoto dell’aria e di accumularlo, con l’azione di certi batteri, nelle nodosità delle radici. In Cina, la soia
è infatti usata da sempre come coltivazione precedente, cioè occupa i terreni l’anno precedente le coltivazioni propriamente dette. Queste possono così beneficiare
dell’azoto accumulato nella terra, mentre la soia era utilizzata come foraggio o spelta verde e i suoi germogli come alimento. Nei paesi occidentali sono il trifoglio, l’erba medica o i piselli
a compiere da sempre questa funzione.
La possibilità di servirsi delle leguminose allo scopo di arricchire in azoto il terreno ci indica già come la soia si distingue dalle altre coltivazioni che invece hanno bisogno
di questo elemento. Un’altra particolarità si può leggere nel suo modo di crescere.
Quando esce dal seme e si ancora al suolo con le radici, sviluppa la sua parte foliare fino a che questa è abbastanza forte da permettere allo stelo florale di salire verso il cielo e
portare la in alto i suoi fiori. A quel punto l’attività vegetativa si ferma la pianta, una volta sfiorita, declina rapidamente perché ha compiuto il suo ciclo. Un’altra
interessante particolarità delle piante di questa famiglia è la brevità della loro capacità germinativa. Attualmente le sementi di soia ad esempio non possono essere
vendute passati quattro mesi dalla verifica ufficiale della loro capacità germinativa. Se paragoniamo il gesto di queste piante con quello dei cereali, si può capire perché
in questi ultimi il seme mantiene tanto a lungo il potere germinativo.

La qualità della soia – Quando, opportunamente trattata viene sostituita alle proteine animali, ne imita perfettamente il gusto, l’aspetto la consistenza.
La leguminosa è sempre stata una grande alleata dell’uomo. Grazie a lei ha potuto conservare la fertilità del terreno per coltivazioni di piante nobili ed esigenti di cui l’uomo
ha bisogno come supporto fisico se vuole sviluppare le sue facoltà oltre i termini datigli dalla natura. Non solo rigenera il suolo accumulandovi l’azoto. La sua parte erbacea rende
possibile l’allevamento di razze animali da latte, che sono di nuovo indispensabili al mantenimento della fertilità del terreno oltre che alimenti corretti per l’uomo.
Alla domanda se sia corretto usare questa pianta direttamente come alimento si deve rispondere che è necessaria una certa prudenza, In Oriente la soia è certamente un alimento
basilare, ma si mangiano solo i germogli.

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