Si aggrava il bilancio delle esplosioni a catena verificatesi in Albania dove ieri è saltato in aria un deposito di armi e munizioni situato a 12 chilometri da Tirana. Sono nove i morti
accertati, almeno altri nove i dispersi, 243 i feriti.
Il bilancio ufficiale è stato comunicato dal premier Sali Berisha nel corso di una conferenza stampa. Berisha ha anche riferito che circa 2.300 edifici sono stati danneggiati e di questi
315 sono stati rasi al suolo.
E il giorno dopo la strage scoppia la polemica tra i sopravissuti e la compagnia statunitense Southern Ammunition a cui il governo albanese aveva affidato l’incarico di smantellare i depositi
di munizioni. Alcuni lavoratori affermano che l’azienda aveva trascurato sia la preparazione al personale e le minime misure di sicurezza, ma la società americana smentisce questa
versione.