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Vino e Cina: un mercato immenso con un grande futuro, ma difficile da affrontare

Vino e Cina: un mercato immenso con un grande futuro, ma difficile da affrontare

By Giuseppe

 

CINA UN MONDO ENOICO DIFFICILE, MA CON UN GRANDE FUTURO.

Cosa fare e cosa non fare per il mercato più grande al mondo, ma più complesso, più difficile.

Sono cambiati i tempi dei primi approcci (anni 1970-1980) di Rothshild, Lafite, Moet, Latour, Petrus-Moueix, Listrac, St.Emillon e di Colin e Zonin verso i consumatori cinesi, cambiati luoghi, modi, tempi, costi, mezzi, formule.

Oggi in Cina ci sono società con 200-400 enoteche sparse nelle diverse province. Le grandi città della costa sono completamente diverse da ciascuna altra provincia del nord e del sud: diversificazione e differenzazione devono essere i punti di partenza.

La Cina produce 15 mio/ettolitri di vini; lo scorso anno 2016 ha importato 638 mio/litri per un controvalore di 2,7 mld/euro.

Ministro Martina, Matteo Renzi, Jack-Ma di Alibaba al 50° Vinitaly

 

Nel 2020 è previsto un import raddoppiato.
L’Italia è ancora il 6° paese esportatore (125 mio/euro). Per esportare in Cina occorre tenere presente che la fascia-cliente si posiziona fra 18 e 54 anni, assai diverse fra urbana e rurale e diversa in stesse aree urbane composte da 10-20 mio di abitanti, pari a mezzo miliardo di persone, di cui il 10% già bevitore di vino.

Brachetto d’Acqui

 

Il vino è status symbol anche se il costo di una etichetta popolare (4 euro) a Pechino è identico che a Londra, ma è anche un prodotto alla portata di molti. La cucina cinese e la vita sociale cambia da città a città, cambia in base alle ricette e alle spezie. I vini, oggi, preferiti sono quelli di grande profumo, grandi sapori, rossi anche dolci, fragranti e corposi, fruttati e con tannini morbidi, zero acidità.

I vini bianchi sono svantaggiati perché tutte le bevande sono a temperatura ambiente per tradizione, ma con le cucine di aree marittime tutto potrebbe cambiare.

Le bollicine, soprattutto quelle dolci e profumate, cresceranno ma solo per imitazione, stile, piacere personale e non a tavola.

 

Giampietro Comolli
Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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