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Vinitaly, il vino di Toscana è a portata di Smartphone

Vinitaly, il vino di Toscana è a portata di Smartphone

By Redazione

Metti il vino insieme allo Smartphone. Tramite il telefonino si potrà così conoscere meglio la bevanda: si avvicina la telecamera all’etichetta, l’algoritmo apposito si aziona e
si ricevono le informazioni. Ed i dati spaziano dalla caratteristiche più tecniche del vino ad una panoramica generale dell’azienda da cui arriva.

Questo è il progetto Vinum Veritas (www.farmhome.it) una delle iniziative della Toscana per promuovere il proprio vino, in esposizione a
Vinitaly.

L’utilizzo dello smartphone è solo una faccia del sistema messo in piede da Toscana Produzione al padiglione 8 dalla Fiera di Verona.

L’altra metà è quella della tradizione e dei prodotti tipici, ben rappresentata da un “carro matto”, un baroccio con sopra numerosi fiaschi. Esso divide lo spazio con corner
istituzionali e dei prodotti del circondario Empolese Valdelsa, della provincia di Massa Carrara, della Strada del Vino di Lucca e da tre privati.

Se però si cerca l’élite regionale bisogna andare nei padiglioni D, 6, 7, 7D e nelle location dedicate ai big. Lì risiedono i grossi calibri, come Montepulciano, Brunello e
Vernaccia.

E non finisce qui: oggi 7 aprile il buon vino va a braccetto colla cultura. Alla 14,30 Gianni Salvadori, assessore regionale all’agricoltura, presenterà l’ultima edizione della Guida dei
vini di Toscana. Dopodiché darà il via ufficiale a Vinum Veritas.

In generale, la presenza toscana a Vinitaly è di 791 produttori: quattro di loro, della zona di Arezzo, hanno ottenuto le “Gran Menzioni” dellac19° edizione del concorso enologico di
Vinitaly. In dettaglio, nella categoria “Rossi dai 3 ai 4 anni della vendemmia 2008-07” i riconoscimenti sono andati all’IGT Maestro della Chiana (Tenuta “Frassineto”) e all’IGT Moro Rosso
(Tenuta “Il palazzo”). Nella categoria “Vini dolci naturali” gli allori sono del vinsanto DOC Fattoria Casabianca di Bucine e il bianco Igt Conforta della fattoria “Santa Vittoria di Foiano”
della Chiana.

Matteo Clerici

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