Nel ribadire la nostra preoccupazione per ciò che ha evidenziato la Procura della Repubblica di Milano sui contatori del gas, che potrebbe avere ripercussioni economiche importanti in
media di 100-150 euro all’anno a famiglia, si rende necessario continuare ad intervenire operativamente per superare e risolvere questo problema.
Innanzitutto abbiamo indicato a tutte le sedi territoriali delle nostre associazioni di richiedere alle aziende erogatrici del gas sul territorio di accordarsi su tre questioni
fondamentali:
1.verificare e controllare a campione un certo numero di contatori, soprattutto i più vetusti;
2.concordare sulla gratuità delle verifiche e dei controlli;
3.attuare tale verifica e controllo in presenza di un contraddittorio, cioè con alla presenza di tecnici terzi o indicati dall’associazione dei consumatori.
Questa procedura è l’unica che potrà portare ad un percorso ed a un risultato conciliativo, anche attraverso gli eventuali e dovuti rimborsi, pena altrimenti l’inasprimento delle
procedure di vertenza e la messa in cantiere di un’azione di Class action, che si renderà eventualmente necessaria.
Di tutto ciò, ovviamente, sono stati messi a conoscenza, anche con prese di posizione ufficiali, per quanto riguarda i loro ambiti di responsabilità, sia l’Autorità per
l’Energia Elettrica ed il Gas ed il Ministero dello Sviluppo Economico.