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Trentino Alto Adige: Pranzo a buffet nei giardini e loggiati di Castel Thun

Trentino Alto Adige: Pranzo a buffet nei giardini e loggiati di Castel Thun

By Redazione

Dopo una lunga stagione di restauri il 17 aprile 2010 Castel Thun aprirà al pubblico. Sarà l’evento culturale dell’anno, il più importante per la Provincia autonoma di Trento
e soprattutto per la Valle di Non, che aspetta da tempo la riapertura di questa straordinaria residenza signorile.

Castel Thun è un magnifico quanto raro esempio di dimora principesca a conservare ancora gli arredi originali, oltre ad una ricca pinacoteca e a preziose collezioni d’arte. Armonico
risultato di varie fasi evolutive succedutesi nei secoli, Castel Thun è un esempio tra i più interessanti di architettura castellana oltre a rappresentare un luogo molto
significativo per la storia del principato vescovile: qui nella magnifica stanza del vescovo, morì nel 1800 Pietro Vigilio Thun, l’ultimo principe vescovo della secolare storia del
Principato vescovile di Trento. Il maniero unisce il bel palazzo signorile circondato da ampi giardini ad un complesso sistema di fortificazioni, costituito da torri, bastioni, fossati e
muraglie.

L’aspetto più affascinante di Castel Thun è che non ha mai smesso di essere abitato, conservandosi nel tempo come dimora arredata, specchio del gusto della famiglia, ma anche del
confort e delle esigenze degli esponenti di un ricco casato.

Rinascimento, Settecento, Impero e Biedermaier convivono nelle sale: secretaires, cassettoni a ribalta, stipi, divani, comodini stile impero, stufe ad olle, argenteria, porcellane, vetri da
tavola, armi bianche, forzieri, carrozze, slitte, oltre a dipinti della scuola dei Bassano, ritratti di Giambattista Lampi, Crespi, Molteni, Garavaglia, Procaccini, Bergler, sculture dell’Insom
fanno di questa dimora un gioiello da scoprire. Nel percorso espositivo, curato dallo staff del Castello del Buonconsiglio, si potranno vedere alcuni filmati e installazioni multimediali
tridimensionali che ricostruiranno la storia del castello e della famiglia Thun.

Alla fine del Medioevo la famiglia Thun era già vasta e ramificata, ricca e potente. Possedeva in Trentino e in particolare in Val di Non una rete strategica di castelli e fortezze, fra
cui primeggia il maniero di Thun, che domina la valle circostante da un osservatorio privilegiato. Dopo il tracollo delle fortune del casato trentino, che determinò, nel 1871, la vendita
del palazzo di città al Comune di Trento, il castello passò nel 1926 al ramo boemo della famiglia, che non solo mantenne l’uso residenziale, ma contribuì alla conservazione
dell’edificio e all’arricchimento dell’arredo.

Così, quando alla scomparsa dell’ultimo abitante Thun, Zdenko Franz Thun Hohenstein, la Provincia di Trento decise di acquisire il castello, nel 1992, entrò in possesso non solo di
un monumento, di uno scrigno di memoria, ricco di collezioni d’arte, di una preziosa biblioteca, di uno straordinario archivio, ma anche dell’aura della vita vissuta, per secoli, da una stirpe
illustre di importanza internazionale, che segnò con le sue vicende la storia trentina e mitteleuropea. L’archivio della famiglia poi, è una delle raccolte di documenti più
importanti e significative dell’intera regione. Custodito fino al 1992 proprio nel castello, era consultabile, grazie alla intelligenza e alla generosità dei proprietari, fin
dall’Ottocento.

L’illustre studioso Tommaso Gar ebbe modo di dichiarare che una storia del Principato trentino e della Contea del Tirolo non potrebbe essere scritta senza consultare queste antiche carte.
L’archivio fu purtroppo in parte venduto al ramo boemo della famiglia nel 1879, per fronteggiare la grave situazione economica del casato trentino. Nonostante questo, conserva una quantità
tale di pergamene, registri, buste, mappe, da renderlo una testimonianza e una fonte essenziale. La famiglia Thun è’ una delle più antiche, se non la più antica, famiglia
nobile del Trentino, documentata già nel 1050. Nel 1190 vengono citati come “illi de Tono” (in seguito anche “de Thono”):la famiglia prese il nome dal luogo di origine,il paese di Ton
nella bassa Valle di Non. In seguito il nome assunse la forma tedesca “Thun” o “Thunn”.

Vassalli prima dei signori di Flavon e poi degli Appiano, costruiscono i loro primi castelli nell’attuale territorio del comune di Ton: sul dosso di Visione; quello di S. Pietro; un fortilizio
sul dosso di Castelletto in prossimità della chiusa della Rocchetta; inoltre il castello di Belvesino,ossia l’attuale castel Thun. Il potere della dinastia feudale si estese soprattutto
alle valli di Non e di Sole, con l’acquisizione dei castelli di Bragher, di Castelfondo, di Altaguardia e di Caldes. A Trento i Thun risiedevano in Contrada Larga, nel cuore della città,
in alcuni edifici acquisiti a partire dalla metà del secolo XV.

Annessi alla matricola nobiliare tirolese nel 1472, vennero elevati al grado di baroni nel 1530 e a quello di conti del Sacro Romano Impero nel 1629, per concessione dell’imperatore Ferdinando II
d’Asburgo. Già sul finire del secolo XIV i Thun erano divisi in numerose linee; in seguito le linee principali sono, insieme a quella di Castel Thun, quelle di Braghér, Castelfondo,
Caldés, e di Trento.

Ad esse si aggiunge l’importante linea boema, il cui capostipite fu Giovanni Cipriano (1569 – 1631): i possedimenti boemi gli provenivano dal fratello Cristoforo Simone, uno dei protagonisti
della Guerra dei Trent’anni (1618-1648), che in occasione del conflitto conquistò, grazie anche al favore imperiale, numerosi possedimenti in Boemia, Slesia e Turingia.

Buonconsiglio.it
Redazione Newsfood.com+WebTV

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