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Tante associazioni per il cappuccino DOC

By Redazione

Alla presentazione del Cappuccino Italiano Certificato dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano c’erano i rappresentanti di altre associazioni che difendono e promuovono prodotti tipici della
tradizione culinaria italiana, Maria Carla Bonollo, vicepresidente dell’Istituto Nazionale Grappe ha sottolineato l’importanza di tutelare la grappa, l’acquavite di bandiera, come le piace
definirla, che sta vivendo un momento molto felice, con una diffusione massiccia, che però richiede adeguate garanzie e una costante vigilanza.

Attualmente, infatti, attraverso gli Istituti regionali aderenti o direttamente, l’Istituto Nazionale Grappa rappresenta circa il 70% della grappa distillata  e oltre 100 aziende.
Un’italianità del prodotto tutelata da un regolamento che è in una fase di avanzata riforma, chiamato Bevande Spiritose.

Finalità dell’Istituto sono: tutelare, in qualunque sede e con ogni mezzo consentito, il valore economico, culturale e tradizionale della grappa; promuovere iniziative volte alla
valorizzazione economica del comparto grappa; approfondire e prospettare, nelle opportune sedi, le esigenze amministrative, fiscali, normative ed economiche del comparto. Potremmo esportare
molto di più, ma abbiamo bisogno di tutele legislative, afferma la Bonollo.

Mario Piccialuti direttore dell’Associazione Italiana Industria Dolciaria, l’Aidi, che rappresenta e tutela, dal 1967, le aziende industriali produttrici di confetteria, cioccolato e prodotti a
base di cacao, biscotti e prodotti dolci da forno, gelati, dessert e pasticceria industriale che operano sul mercato italiano è intervenuto alla conferenza, sottolineando la
necessità di proteggere a livello legislativo i prodotti italiani; una tutela normativa che però si estenda oltre i confini nazionali e che non si limiti ad essi.

Insomma bisogna prendere coscienza del fatto che il made in Italy dei prodotti alimentari è sempre più minacciato dal taroccamento, soprattutto estero. Perciò il Parlamento
non può fare altro se non opporvi una legislazione ad hoc, che si basi anche e soprattutto sulla certificazione dei marchi.

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