Sussidi di programma PARI e sussidi speciali

Con messaggio n. 31874 l’Inps ha fornito chiarimenti riguardanti i sussidi previsti dal Programma PARI e i sussidi speciali previsti da iniziative similari.
In particolare, per quanto concerne il Programma Pari, è stabilito che l’erogazione dei sussidi sia vincolata “alla partecipazione e all’adesione formale dei soggetti beneficiari
individuati dalle Regioni ad un percorso di inserimento o reinserimento lavorativo”.
I sussidi possono essere erogati a:
– titolari di trattamenti di reversibilità, di assegni di invalidità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria, di assegni e pensioni di invalidità civile e di
rendite INAIL
– se il destinatario ha mantenuto lo stato di disoccupazione, può beneficiare dei sussidi anche se risultante titolare di rapporti di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, di co.co.co.,
di co.co.pro. o di partita I.V.A. negli elenchi Inps. Questo si verifica qualora vengano rispettate determinate condizioni reddituali.
Inoltre il Programma Pari prevede un incentivo nei casi citati nella circ. Inps n. 103 e anche per le aziende che “avendo assunto precedentemente il lavoratore svantaggiato con contratto a
tempo determinato di durata inferiore a 12 mesi, trasformi la predetta tipologia contrattuale in un contratto a tempo indeterminato” nonché all’azienda che “stipuli con il soggetto
medesimo, senza soluzione di continuità, un nuovo contratto a tempo determinato, la cui durata, considerato il precedente rapporto di lavoro del soggetto, dovrà far conseguire
allo stesso un periodo di impiego superiore ai 12 mesi”.
Invece per quanto concerne sussidi diversi, ma assimilabili a quelli previsti dal programma PARI (ad es. KIDCO, Aree Marine Protette, ICS, ecc..), è necessario attenersi alle istruzioni
previste da ciascuna iniziativa.
Anche in questo caso, però, il lavoratore non può essere titolare di indennità o sussidio legato al suo stato di disoccupazione o di in occupazione

Inps, messaggio n. 31874 del 1 dicembre 2006