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Stupinigi, Toselli (FI): «la Regione intervenga per salvare il Castelvecchio»

Torino – A poche centinaia di metri di distanza dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi, eppure in uno stato di manutenzione pessimo, aggravato da continui furti di ladri, questa la
situazione del «Castelvecchio», struttura storicamente molto interessante perché abitata nel passato dai conti de Brissac e frequentata dal duca Emanuele Filiberto, che oggi
però rischia di cadere letteralmente a pezzi senza un adeguato intervento istituzionale.

Ad occuparsi della questione il consigliere di Forza Italia, Pietro Francesco Toselli, che ha presentato un’interrogazione alla giunta Bresso per sollecitare azioni concrete da parte della
Regione. «L’austero maniero Castelvecchio – afferma l’esponente azzurro – è un piccolo gioiello della cultura storica piemontese che andrà perso se non si interviene in
tempi rapidi. I ladri lo frequentano quotidianamente, depredandolo non solo di oggetti di valore storico ma anche di elementi indispensabili per la sua conservazione, quali grondaie, coppi e
infissi».

Il consigliere Toselli inoltre ricorda come, da cronaca delle ultime settimane, siano stati trafugati dall’interno del castello anche numerosi monili e addirittura sia stata asportata un’antica
fontana. «Due le strade che si prospettano per la Regione – chiarisce il rappresentante di Forza Italia – da un lato un intervento diretto a finanziare un vecchio progetto del Comune che
voleva trasformare l’edificio in una foresteria/agriturismo per i turisti, ma che ad oggi pare dimenticato in qualche cassetto dell’assessorato ai Beni Culturali. Dall’altro lato sollecitare
l’impegno dell’Ordine Mauriziano, il quale risulta a tutti gli effetti proprietario di Castelvecchio; pur sapendo che questa strada appare in salita per i guai finanziari dell’ordine».

«L’importante – conclude Toselli – è trovare la strada giusta affinché venga difeso il patrimonio culturale e storico della nostra Regione. E’ inaccettabile che, a poca
distanza, dall’importante reggia sabauda si assista al deterioramento e alla morte di un castello i cui natali risalgono a prima del 1400».

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