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Storo, Festival della Polenta. Terza edizione 7-8 ottobre 2017

Storo,  Festival della Polenta. Terza edizione 7-8 ottobre 2017

By Giuseppe

IL FESTIVAL DELLA POLENTA: LA SFIDA FRA POLENTARI, IL DIBATTITO CULTURALE SULL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA E LE RICETTE GASTRONOMICHE

 

Vedi articoli e video Festival della Polenta di Storo 2016

Vigilio Giovanelli, presidente della coop Agri90

…l’amico Vigilio Giovanelli, presidente della coop Agri90, mi coinvolge in questa bellissima esperienza culinaria, tipica, autoctona, territoriale. Non so dire di no a queste ricette sane, di una volta, fra polentari agguerriti con “trise” rotanti e mescolanti, perché i prodotti di stagione, le storie gastronomiche secolari, la cucina povera e solidale, il recupero e il non spreco del cibo, la ricchezza patrimoniale e umana delle nostre montagne italiane  (in questo caso lombardo-trentine) sono una parte fondamentale della “dieta italiana” giustamente inserita nel più ampio sistema della Dieta Mediterranea riconosciuta dall’Unesco. La farina giallo-oro (quasi rossa per il colore vivo dei chicchi di granoturco Nostrano) è senza glutine, ideale per gallette, polenta, biscotti.  A Storo ci sarò per ritrovare i vecchi Amici, tra la gente ma fuori dalla frenesia  della pazza folla.

Giampietro Comolli
editorialista Newsfood.com

 

Polenta di Storo: la trisa gira nel paiolo di rame

Festival della Polenta. Terza edizione 7-8 ottobre 2017
Storo capitale del Nostrano. Sfida fra Polentari per la migliore ricetta
Comolli: “La polenta è un alimento senza glutine, di stagione e salubre, ideale sostenibilità dei territori svantaggiati vocati”

All’insegna dell’agricoltura di montagna, dei piccoli borghi produttivi, delle ricette della nonna, dei comuni in aree rurali e difficili, dell’importanza dei prodotti tipici, la terza edizione del Festival della polenta, a Storo, in valle del Chiese, fra Trentino e Lombardia, il 7-8 ottobre 2017. Sfida all’ultima “trisa” fra i grandi polentari italiani che si cimentano fra carbonèra e patate, fra macafàna e polenta tiragna. Esempio che da un prodotto agricolo comune e diffuso, una speciale varietà antica come il Nostrano, può fare la differenza di un paesaggio territoriale, di piatti culinari, di storia culturale.

 

 

“La terza edizione – esordisce Vigilio Giovannelli presidente di Agri90 – stimola a partecipare alla disfida all’ultimo colpo di trisa. La farina di Storo è perfetta per più ricette”. Tutti contro i polentari di Condino, vincitori nel 2016 con la polenta carbonèra. Programma ricco di spettacoli e di folklore, danze, lettura di brani popolari che lega le diversi valli trentine-lombarde, dallo Stelvio all’Adamello, dal Chiese alla valle di Non. Il Festival inizia con il convegno presso la Coop Agri Novanta sabato sera 7 ottobre, a Storo, sul tema “oro rosso, oro bianco” organizzato da Slow Food, Condotta delle Giudicarie, Consorzio Turistico del Chiese e Comune per parlare di agricoltura di montagna fra produttori ed esperti.
“La identità di una valle – interviene Giampietro Comolli presente al convegno – è fondamentale per dare un valore aggiunto a tutto il territorio, primo anello di una catena che va dalla sostenibilità alla tutela. La polenta è sicuramente una delle ricette leader del non-spreco e del riuso, oltre che un alimento senza glutine naturale, oggi fondamentale nelle diete e terapie nutrizionali”.
Domenica mattina la giuria entra nel conclave degli assaggi per arrivare all’annuncio dei vincitori, dopo che Christian Bertuol, da “La prova del cuoco”, presenta il suo libro “45 ricette di montagna”. Per tutta la giornata, grazie alla Proloco di Storo, il pubblico potrà assaggiare le stesse ricette della sfida dei polentari direttamente dai pentoloni di rame fumanti sistemati nelle stradine di Storo, gustare le caldarroste dei Castanicoltori del Chiese, degustare i biscotti di farina gialla di Marco Salvotelli pasticcere di Baitoni, acquistare i formaggi, salumi della comunità del Garda e delle Dolomiti oltre ai vini bianchi e bollicine TrentoDoc della cantina di Toblino

Spaventapasseri di Storo

 

Un campo di granoturco Nostrano ha i sui controllori, i tradizionali spaventapasseri. Da qui l’idea di premiare i migliori fra quelli reali. Un compito antico di vigilanza del raccolto che si tramanda, ma anche un modo sostenibile a difesa della produzione.

 

 

PER INFO:
COOPERATIVA AGRI90
PRESIDENTE VIGILIO GIOVANELLI 329 0509005
info@agri90.it

 

 

Redazione Newsfood.com

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