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Seconda Edizione del progetto Barattolino Scuola Missione Green – Un Sogno per Domani

Seconda Edizione del progetto Barattolino Scuola Missione Green – Un Sogno per Domani

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Milano – Sulla scia del successo raccolto nel primo anno di attività, Sammontana Italia annuncia l’avvio della Seconda Edizione del progetto Barattolino Scuola Missione Green – Un Sogno per Domani: un programma strutturato che si rivolge ai bambini della scuola primaria che attraverso il contributo di insegnanti e genitori saranno sensibilizzati al tema del rispetto ambientale.

In questa Seconda Edizione i giovani alunni sono chiamati a riflettere sulla difesa del nostro futuro, focalizzando l’attenzione sulla consapevolezza ambientale. Attraverso un mailing ad hoc saranno contattate circa 10.000 scuole elementari con l’obiettivo di coinvolgere 2.000 scuole totali, raddoppiando i numeri del primo anno: 5.000 scuole contattatee 1578 kit didattici spediti nel 2017.

Partner scientifico di Sammontana Italia è anche quest’anno il Consorzio Universitario di Ricerca Applicata dell’Università di Padova (CURA) che nel 2016 ha condotto uno studio secondo le linee-guida stabilite dal Ministero dell’Ambiente, in accordo con i protocolli internazionali, misurando le emissioni di CO2eq dell’intera linea di produzione di Barattolino e Fruttiamo e compiendo un’analisi del ciclo di vita dei prodotti. È proprio in questo impegno globale di Sammontana Italia che si inserisce il programma di educazione ambientale Barattolino Scuola Missione Green, perché le nuove generazioni di oggi sono gli adulti di domani ed è anche grazie a loro e al loro impegno che il mondo in cui viviamo potrà essere un posto migliore in futuro.

Come nella sua precedente edizione, il programma didattico consta di tre aree progettuali, necessarie per sviluppare e consolidare attitudini corrette per la salvaguardia dell’ambiente:

Area Didattica: Approfondimenti, da svolgere in aula con le insegnanti, dedicati al tema dell’impatto ambientale e dello sviluppo sostenibile corredati da schede già pronte per essere utilizzate in classe nel rispetto delle direttive ministeriali;

Area Creativa: a conclusione del percorso a scuola, gli alunni potranno elaborare creativamente e con consapevolezza il loro sogno per un futuro migliore, scegliendo come ispirazione una delle giornate sul tema dell’ambiente (gli elaborati per essere validi e concorrere alla premiazione dovranno essere spediti entro il 21 maggio); 

Area Famiglie: grazie alla guida genitori distribuita in classe, le famiglie potranno valutare e migliorare la sostenibilità dei propri comportamenti e attivarsi nella raccolta differenziata dei vuoti di Barattolino che diventeranno punti per la scuola, attraverso cui gli istituti scolastici potranno accedere ad un catalogo premi (Le confezioni di Barattolino Sammontana vuote e pulite saranno ritirate dalla scuola dal 30 marzo al 25 ottobre);

Tutte le scuole che aderiranno all’iniziativa riceveranno il kit didattico di Barattolino Scuola Missione Green che conterrà tutti i materiali sviluppati per il progetto e i moduli per partecipare al Concorso di Idee.

Una giuria di qualità premierà i 20 elaborati più meritevoli, scelti tra i 30 finalisti, che saranno messi in mostra in un’esposizione unica presso FICO Eataly World di Bologna, il parco enogastronomico più grande del mondo,il 25 settembre durante la giornata mondiale dedicata ai sogni. Le prime tre scuole saranno premiate con un video proiettore ultraportatile.

A conferma dell’impegno di Sammontana Italia, l’Azienda ha infine promosso unOsservatorio in collaborazione con Pepe Research, società di ricerche italiana, per investigare l’indice di accettabilità di alcuni – tra i più significativi – comportamenti green delle famiglie italiane. Dallo studio sono emersi interessanti spunti generazionali, che hanno messo a confronto genitori e figli, e di genere, in cui emergono spaccati inediti e differenze tra mamme e papà.

LA SCUOLAÈ IL LUOGO PIU’ AUTOREVOLE DI CONFRONTO E DI INFORMAZIONE SUI TEMI GREEN

L’importanza dell’attenzione alle tematiche di rispetto e tutela ambientale è ormai universalmente condivisa, da adulti e bambini. Gli ultimi anni, infatti, sono stati interessati da un grande investimento di istituzioni e privati nell’ottica di avvicinare ai temi green soprattutto le nuove generazioni.

Sammontana Italia, l’azienda italiana da oltre settant’anni protagonista nel mondo del gelato,per questo motivo ha deciso di promuovere, per il secondo anno consecutivo, nelle scuole primarie e verso le famiglie degli alunni il progetto Barattolino Scuola Missione Green – Un Sogno per Domani. Un programma didatticovolto aeducare i bambini a prendersi cura dell’ambiente, incentivando il rispetto e la salvaguardia della natura.

Accanto a questo ambizioso progetto che ha coinvolto circa10.000 scuole italiane, Sammontana ha realizzato con il contributo diPepe Research, nota società di ricerche italiana, un osservatorio per investigare alcuni – tra i più significativi – comportamenti green delle famiglie italiane.

Lo studio è stato realizzato, attraverso interviste con metodologia CAWI, su un campione rappresentativo di 728 intervistati, divisi tra genitoridi bambini iscritti a scuole primarie e bambini delle classi IV e V delle scuole primarie. Un confrontodi genere, tra mamme e papà, ma soprattuttoun’indaginegenerazionale che ha fatto luce su alcune interessanti evidenze, fornendo – con l’intervento diretto dei bambini nel campione – un punto di vista davvero inedito.

AMBIENTE, QUANTO SE PARLA E QUAL È IL RUOLO DELLA SCUOLA?

Adulti e bambini risultano molto allineati nell’importanza attribuita alla sostenibilità ambientale. Soprattutto i bambini raccontano come il tema green sia molto presente nella loro vita quotidiana. La mamma, più del papà, risulta essere la persona con cui se ne parla più spesso e, coerentemente, lato genitori le mamme si dichiarano effettivamente più impegnate dei papà.

E la scuola come si colloca in questo contesto?

Sebbene si posizioni come secondo interlocutore di confronto e educazione alla sostenibilità, la scuola è la fonte più autorevole e che davvero permea le coscienze dei bambini. È la scuola, secondo i piccoli intervistati, a fare realmente la differenza.

In famiglia il parlare di ambiente assume spesso una deriva economicista, di attenzione al risparmio e allo spreco, più per questioni di convenienza economica familiare che di vera sensibilità green.

La scuola è invece il luogo di informazione per eccellenza, dove non mancano i momenti per trasmettere il concetto di sostenibilità. Ogni spunto in classe è buono per parlare di tutela ambientale: le ore di scienze come quelle di geografia, il riportare e commentare un fatto di cronaca comela visione collettiva di un documentario.

I COMPORTAMENTI MENO ACCETTABILI E PIU’ GRAVI NON SONO QUELLI LEGATI ALL’AMBIENTE

La ricerca condotta da Pepe Research ha voluto inoltre indagare sul campo dell’accettabilità di alcuni comportamenti, non solo mettendo a confronto le abitudini strettamente legate all’ambiente, ma anche ammettendo all’interno della stessa lista alcune pratiche non green, di buona educazione e civiltà. L’obiettivo era proprio quello di poter ottenere un raffronto semplice e intuitivo tra i due generi di comportamento.

Ebbene, la principale evidenza è che tra i comportamenti testati, quelli ritenuti più gravi dai genitori, così come dai bambini, riguardanotemi non ambientali.

Al primo posto si posiziona l’uso del cellulare alla guida, comportamento non tollerato da adulti e dalle nuove generazioni. Anche la sicurezza in auto dei bambini ha il suo peso: non si accetta assolutamente l’assenza di seggiolino in viaggio.

Tra i comportamenti legati alla sostenibilità, le abitudini meno accettabili, pertanto più gravi, sono la mancanza di raccolta differenziata o la pratica dibuttare rifiuti e mozziconi per terra.

Quest’ultima, per i bambini, risulta essere l’abitudine meno accettata perché unisce la non curanza ambientale alla pratica insalubre del fumo.

Un benchmark che, quindi, riflette ancora qualche reticenza e “ostacolo mentale” nel dare il giusto peso alle azioni inaccettabili che vanno a intaccare l’ambiente.

LE ECCEZIONI AMMESSE: L’USA E GETTA E L’UTILIZZO DELL’AUTO PER TRAGITTI BREVI

Non solo intransigenza. Alcune pratiche come l’utilizzo di materiale usa e getta o il non fare attenzione all’uso di elettrodomestici rimasti in stand by risultano invece dei comportamenti leciti e accettabili.

Oltre quelle summenzionate, i genitori ammettono con naturalezza di utilizzare spesso l’auto per tragitti brevi.

E i bambini? Dalle interviste effettuate sul target junior risulta chel’abitudine di utilizzare tanta acqua per lavarsi e di lasciare aperto il rubinetto mentre ci si lava i dentisono spesso ignorate dai più piccoli.

Infine, da un confronto effettuato su territori di residenza diversi, si denota che le famiglie del Nord sono meno attente a non sprecare risorse naturali come acqua ed energia, mentre quelle del Sud si concedono qualche sgarro in più riguardo la gestione dei rifiuti.

LO STILE DI VITA SOSTENIBILE: ABITUDINE O FATICA?

In questo scenario, sono una netta minoranza gli intervistati che ritengono l’impegno del singolo nei confronti dell’ambiente una fatica eccessiva, con un’omogeneità di risposte tra adulti e bambini, ma anche qualche interessante differenza tra mamme e papà.

La raccolta differenziata, al primo posto tra le pratiche più abituali, ha infatti un impatto diverso tra i due genitori: per il 67% delle mamme è diventata naturale, mentre la percentuale scende al 55% per i papà.

Èproprio dall’incontro delle abitudini più radicate e dei comportamenti non naturali che la ricerca condotta da Sammontana Italia con Pepe Researchha individuato cluster significativi.

OGGI UN TERZO DEL CAMPIONEÈ “ECO-INDIFFERENTE”

Il 33% degli intervistati rientra nella tipologia degli “eco-indifferenti”, coloro che ritengono la sostenibilità ambientale di scarso valore, prestando poca attenzione ai comportamenti green.

Gli “eco-indifferenti” risiedono soprattuttonelle grandi città sopra i 100.000 abitanti (38%). Sono più spesso uomini (37% vs 30% donne) e giovani (18-34 anni vs 25% over 45).

Al polo opposto, più virtuosi degli “eco-fallibili” e degli “eco-blandi”, gli “eco-virtuosiche rappresentano il 22% del campione.

Sono più maturi (45 anni in su), sono per lo più donne (24% vs 21% uomini) e tendono a essere virtuosi su molti fronti anche nelle scelte di acquisto quotidiane, come il km 0, la scelta di imballaggi eco e di detersivi non inquinanti.

Proprio peravvicinare i bambini e le loro famiglie ad atteggiamenti green, affinché diventino davvero pratiche naturali e quotidiane, alimentando di anno in anno la crescita degli “eco-virtuosi”,Sammontana Italia ha deciso di continuare a investire su questo importante progetto di sensibilizzazione delle nuove generazioni. Un progetto che, come denota la stessa ricerca condotta, non può prescindere da due attori fondamentali nella formazione degli “adulti di domani”: scuola e genitori.

Sammontana Italia in breve

Sammontana Italia è espressione di una storia di imprenditoria italiana fatta di tradizione, qualità, esperienza e innovazione, che da oltre settant’anni continua ad appassionare gli italiani. Una storia iniziata nel 1946 ad Empoli, nel cuore della Toscana, grazie alla famiglia Bagnoli che è tutt’oggi alla guida dell’Azienda. Sammontana è oggi la più importante azienda a capitale completamente italiano nel settore del gelato confezionato, al secondo posto in Italia accanto alle grandi multinazionali del freddo. Inoltre, Sammontana è la prima azienda nel mercato della croissanterie surgelata, con i primi due marchi della categoria, Tre Marie croissanterie e Il Pasticcere. Oltre a marchi iconici come Barattolino Sammontana e Stecco Ducale, dal luglio 2008 fanno capo all’Azienda anche i gelati a marchio Sanson, Ringo e Togo. Sammontana Italia ha quattro siti produttivi dislocati sul territorio nazionale: Empoli, sede centrale dell’Azienda e principale stabilimento per la produzione di gelato, Verona (per gelato e pasticcieria), Vinci e Pomezia (per la pasticceria).

Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com

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