Salcheto: lo stand di Vinitaly dove l’energia si fa a pedali
19 Marzo 2012
Un nuovo modo per fodere il vino.
L’azienda Salcheto presenta a Vinitaly il primo stand a pedali.
Come spiega il patron Michele Manelli, la struttura sarà scollegata dalla rete elettrica centrale: chi vuole bere il vino deve dare il suo contribuito energetico, salendo su un
risciò e pedalando.
E, sottolinea Manelli, “Abbiamo anche preparato un listino di prezzi al consumo: un minuto di pedalate per un calice di vino, aggiungetene mezzo per quelli al fresco”. In più lo stand
vanta una serie di pannelli fotovoltaica.
L’azione è in linea con in principi dell’azienda. Salcheto è una realtà del Montepulciano, 40 ettari di vigneto biologico che produce 200.000 bottiglie di vino.
In collaborazione con la Fabbrica del Sole di Arezzo, i suoi membri inseguono l’idea della cantina ideale; ad oggi, hanno realizzato la prima cantina energeticamente autonoma, che non danneggia
i terreni coltivati e si appoggia a fonti di energia rinnovabili. Inoltre, la sua illuminazione è totalmente naturale: grazie a giochi di specchi e lucernari che catturano
l’illuminazione esterna per diffonderla fino a 15 metri sotto terra.
Il tutto è decisamente poco convenzionale, ma Salcheto (mezzi e prodotti) sceglie la via della qualità. Il sistema di produzione è stato ad oggi premiato da Legambiente,
Fondazione Spadolini e tramite la la prima Carbon Footprint asseverata della propria bottiglia.
Inoltre, consumatori e critica hanno espresso giudizi più che positivi sul Nobile di Montepulciano, il Rosso di Montepulciano ed il Salco Evoluzione, considerato uno dei migliori vini
toscani.
Matteo Clerici