Ristoranti Aperti: tutti a mangiare in Emilia
24 Gennaio 2013
Il maggio scorso l’Emilia Romagna è stata colpita da un terremoto. E’ subito arrivata la prima fase, quella del tamponare l’emergenza e di portare la solidarietà. Ora, è
tempo della fase due, il ritorno alla normalità ed alla produttività. E questo vala anche per la ristorazione e la gastronomia locale.
In tale ottica s’inserisce Ristoranti Aperti: voluta dall’associazione Cheftochef e dal maestro Massimo Bottura, vuole spingere i cittadini a
visitare (ed a mangiare) nei locali della regione colpita.
Per usare le parole della conferenza stampa, “In queste situazioni siamo tutti uguali, dobbiamo metterci a disposizione gli uni degli altri. E’ questo che ha fatto grande l’Emilia”.
Perciò, ecco l’iniziativa, che valorizza “Quello che è radicato nel nostro territorio, dal distretto del pesce in Romagna”.
Ristoranti Aperti si articola in due fasi. La prima, è iniziata da poco: i ristoranti che aderiscono propongono piatti della tradizione regionale, la cui materia prima arriva dai
produttori colpiti dal sisma.
La seconda fase va dal 20 al 29 maggio: per ricordare la seconda scossa, sarà tempo degli eventi speciali.
Ma la vera specialità è il rapporto tra cliente (desideroso di gusto) e il ristoratore, voglioso di accogliere. O, per usare le parole di Alessio Malaguti, della Trattoria la Rosa
dal 1908 di Sant’Agostino: “Vi invitiamo a venire almeno una volta nei ristoranti colpiti. Dove c’è’ accoglienza, c’è’ voglia di ricostruire”.
PROGRAMMA della manifestazione
Matteo Clerici