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Protagonista dell’autunno in Repubblica Ceca è l’uva

Protagonista dell’autunno in Repubblica Ceca è l’uva

By Redazione

Pesanti grappoli ora già nei tini ora in attesa sui tralci e ancora avidi di sole, geometrie di filari interrotte solo da suggestivi sentieri, villaggi vinicoli che nascondono cantine
“segrete”, coloratissime feste popolari per la vendemmia o per il nettare nuovo, una carta dei vini sempre più riconosciuta e richiesta sul mercato internazionale, golosi piatti di
stagione e a tema… Protagonista dell’autunno in Repubblica Ceca è l’uva, che però anche in inverno riserva raffinate sorprese, come il
pregiatissimo e raro Ice Wine, il vino del ghiaccio.

LA RISCOSSA DELL’UVA SUL LUPPOLO

E’ storia tutto sommato recente: all’ombra della bevanda nazionale -la birra- anche il vino, prodotto fin da tempi antichissimi, si è fatto strada in Repubblica Ceca, si è
raffinato e ha conquistato un suo mercato anche al di là dei confini nazionali, ridisegnando oltre all’economia, anche il paesaggio. Da sempre presenti sulle colline del Paese, in
particolare della Moravia, i vigneti oggi vestono buona parte della campagna ceca come un manto dalla trama fitta e ordinata, prodigo di frutti. Grappoli succosi che regaleranno bianchi
fruttati e rossi corposi. E’ proprio ora il momento di coglierli: molti sono già nei tini, altri attendono il proprio turno ancora sui tralci e ne approfittano per rubare ancora qualche
raggio al sole dorato di settembre. La vendemmia è anche qui una grande festa, celebrata di villaggio in villaggio.

BORGHI IN FESTA PER LA VENDEMMIA

Dopo quelle storiche Mikulov e Znojmo, che hanno aperto il calendario delle feste popolari d’autunno, è ora di andare a scoprire le vendemmie di altri borghi vinicoli di Boemia e
Moravia. La prima in calendario è quella di Melnik, in Boemia centrale, celebrata dal 16 al 18 settembre con una grande festa municipale il cui programma prevede, tra gli altri,
mercatini d’artigianato tipico, duelli di scherma, musica, danze antiche, esibizioni di artisti di strada, la ricostruzione di un accampamento militare, spettacoli pirotecnici e, sabato sera,
l’attesissimo corteo di Carlo IV. Il sovrano arriverà in paese con la sua corte al seguito, supervisionerà la raccolta dell’uva e assaggerà per primo il nuovo nettare di
Bacco. Vero protagonista resta infatti il vino locale, cui la prima festa fu dedicata nel lontano 1878, in occasione dei 500 anni dalla scomparsa di Carlo IV. Per ulteriori dettagli:
.

Subito dopo tocca a Litomerice, nel Massiccio centrale ceco, dove il 23 e 24 settembre a contorno della vendemmia vanno in scena spettacoli per bambini, performance di artisti di strada,
concerti jazz… Il paese per l’occasione risprofonderà nel passato con un antico mercato, un accampamento di cavalieri, musiche gotiche e danze antiche, giullari, trampolieri,
spettacoli teatrali, scene di vita medievale, tornei cavallereschi e il corteo regale capitanato anche qui da Carlo IV. Quest’anno, poi, esordirà un tendone sotto il quale la Cooperativa
dei viticoltori cechi offrirà l’opportunità di degustare l’ampia varietà dei vini locali. Oltre al vino sfuso, sarà possibile assaggiare il burcak, ovvero il mosto
d’uva parzialmente fermentato. Informazioni:https://www.last.fm/festival/1609781 Vinobraní Litoměřice 2010.

Chiude la carrellata dei nostri consigli sulle feste dell’uva da non perdere, il 24 e 25 settembre, la vendemmia diKarlstejn. Ospitata come sempre nella cornice d’eccezione dell’omonimo
castello, il più celebre di Boemia, la rassegna è alla quindicesima edizione. Anche quest’anno sfilerà un corteo storico con ben 250 figuranti in costume gotico, al seguito
dell’imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Boemia, l’indimenticato Carlo IV. Insieme alla consorte Elisabetta di Pomerania e ai loro sudditi, accompagnerà il pubblico in un tuffo
nel passato e più precisamente nel XIV secolo. A ricreare l’atmosfera contribuiranno anche giullari, pifferai, artisti di strada, duellanti, artigiani e danze d’epoca (sarà anche
possibile impararne i passi). Assolutamente reali invece le seduzioni enogastronomiche: buon vino locale, mosto d’uva e robusti piatti della cucina di stagione. Infine la suggestione più
bella, per l’occhio e per l’anima: i fuochi d’artificio disegneranno i loro ricami di luce nel cielo sopra il borgo. Il programma
all’indirizzohttps://www.mestys-karlstejn.cz/turisticke-informace/vinobrani/.

IN VIAGGIO TRA I VIGNETI, MAGARI IN BICICLETTA

A spezzare la rasserenante monotonia dei filari ora piatti, ora ondulati ma sempre ordinatissimi sono solo i campanili di chiese e abbazie, i tetti colorati delle città, l’abbraccio in
pietra di borghi rurali, castelli antichi, umili rustici, il solco polveroso di strade sterrate e lo specchio di laghi lucenti. Si presenta così, ed è uno spettacolo, il Sud della
Moravia. Qui il vino – prodotto oggi da vitigni diversi a seconda della zona e del relativo terreno – nasce e matura da tempi lontani, tanto che il territorio è stato suddiviso in 4
sottoregioni vinicole: Znojmo, Mikulov, Velke Pavlovice e Slovacko.

Znojmo

La più occidentale delle aree produttive, va giustamente fiera dei suoi bianchi, particolarmente consistenti e aromatici. Nel bicchiere si ritrova tutto di questa terra: il sole caldo, i
venti freddi, l’azione mitigatrice dei fiumi e la passione antica della sua gente. Nascono qui dei “signori” vini, come per esempio quel Veltlin Verde che era tanto in auge a Vienna, alla corte
dell’imperatore. Poi ci sono i pregiati Müller Thurgau, Sauvignon e Riesling Renano. E non mancano nemmeno ottimi rossi, come il Limberger e il St. Laurent.

Da non perdere: la città storica di Znojmo, la Cross Wine Cellar a Primetice (cantina costruita dai gesuiti nel XVIII secolo con un impianto a croce, da cui il nome), la cantina
affrescata di Satov, il mulino ad acqua di Slup, il monastero di Rosa Coeli a Dolni Kounice e i rinomati vigneti di Sobes, tra i più antichi di Moravia e classificati tra i dieci
migliori siti vinicoli d’Europa, che crescono nell’area protetta del Parco Nazionale di Podyji.

Mikulov

Una terra ricca di contrasti, dove convivono le linee morbide delle colline e quelle aspre di speroni calcarei, vigneti e foreste, zone umide e aree rocciose. Il segreto dei vini coltivati
nella zona di Palava (che dà il nome a un’uva dorata dall’aroma di rosa e vaniglia), unici e diversi da tutti gli altri prodotti in Moravia, è il terriccio marnoso, fertilissimo.
Nel Mikulov lo scettro oggi va indiscutibilmente al Riesling Italico, che a dispetto del nome nulla ha a che spartire con il Riesling Renano e non vanta nemmeno origini italiane.

Da non perdere: la città vinicola di Valtice, dove è raccolta una straordinaria collezione di antichi torchi e presse per vino, il villaggio di Pavlov con le sue cantine barocche
e naturalmente il castello di Mikulov che ospita un’interessante mostra dedicata al mondo della viticoltura e una gigantesca botte, da record. Ma la vera perla del territorio è
Lednice-Valtice: una straordinaria area verde che racchiude due castelli, ruderi antichi, sculture e architetture insolite oggi sotto tutela Unesco.

Velke Pavlovice

Abbraccia rilievi, colline e pianure ed è un’isola felice baciata dal sole e coccolata da temperature calde. Un po’ in controtendenza rispetto alle altre aree produttive del Paese, Velke
Pavlovice si è conquistata fama grazie ai vini rossi, in particolare Blue Portugal e Limberger. Seconda per estensione e produzione soltanto alla regione di Slovacko, quest’area ha una
grandissima valenza turistica.

Da non perdere: Brno, seconda città per importanza della Repubblica Ceca, Austerlitz (celebre per la storica battaglia napoleonica del 1805) e dintorni, Cejkovice con la misteriosa
cantina dei Templari costruita sotto la fortezza gotica, Boretice (nella Repubblica Indipendente di Kravi Hora) con un reticolo di oltre 250 cantine scavate direttamente sotto i vigneti e
collegate tra loro.

Slovacko

Ovvero la Slovacchia morava, al confine con Slovacchia e Austria. Qui più che mai vino significa cultura. E folklore. Costumi, balli, feste popolari, canzoni, tradizioni che ruotano
attorno a un buon bicchiere hanno fatto negli anni di questo lembo sudorientale della Repubblica Ceca una destinazione turistica sempre più richiesta. Il territorio, assai vasto e quindi
anche variegato, si presta a essere perlustrato più e più volte, alla scoperta di angoli sempre diversi. Si fa presto infatti a dir vigneti, ma nello Slovacko se ne trovano lungo
le rive del fiume Morava, sulle colline dei Carpazi Bianchi, sulle pendici meridionali dei Monti Chriby, all’ombra della Foresta Zdanicky, nei dintorni di Uherske Hradiste (i filari più
settentrionali di Moravia)…

Anche la carta dei vini quindi non poteva che essere variegata: Riesling Renano, Pinot Bianco e Grigio, Müller Thurgau, Moscato di Moravia (nella varietà locale, coltivata a
Polesovice). Per quanto riguarda i rossi, si coltiva per lo più Limberger ma anche Zweigelt e Cabernet di Moravia (nella varietà locale, coltivata nel villaggio di Moravska Nova
Ves).

Da non perdere: oltre alle città di Uherske Hradiste, Bzenec, Kyjov e Breclav, la miriade di pittoreschi villaggi vinicoli. Tra tutti, Mutenice con il Centro per la ricerca enologica,
Straznice, Cejc, Dubnany e Blatnice pod Svatym Antoninkem.

Un itinerario piacevole da percorrere in auto ma perfetto da coprire con sapiente lentezza in sella alla bicicletta. Discretamente disegnato tra i villaggi vinicoli, spesso nascosto tra
vigneti, un favoloso itinerario cicloturistico conduce infatti alla scoperta della terra del vino. Adatto a tutte le gambe offre oltre 1.000 km di sentieri, percorribili in più tappe o
solo a tratti. Undici diverse Strade del Vino, tutte segnalate e ben attrezzate, offrono un piacevole zig-zag tra i filari, un suggestivo saliscendi sulle colline di borgo in borgo, di cantina
in cantina.

NON C’E’ SETE SENZA FAME. DAL BICCHIERE AL PIATTO.

Il vino, anche in Repubblica Ceca, annaffia ed esalta ogni piatto, basta scegliere i giusti abbinamenti. Nel tempo è nata una gastronomia tipica legata all’uva, dall’acino al bicchiere.
E poi ci sono i “trucchi del mestiere”. Se si ha in programma un tour delle cantine con relative degustazioni, per esempio, è bene cominciare la giornata mangiando a colazione il
Trdelnik, pane tradizionale che non manca mai durante la vendemmia e che aiuta a… non perdere la testa. Gli appassionati del vino sanno poi che un viaggio tra vigneti e cantine non
può essere mai solo enoturistico, ma sarà sempre anche gastronomico. Di cantina in cantina, di villaggio in villaggio ogni etichetta è il pretesto per scoprire la cucina
locale.

A Znojmo, per esempio, si prepara una minestra particolare con patate, cetrioli, panna acida, cumino e aneto. Ottime anche le cosiddette “salsicce vinose” (conservate nel vino), arrotolate,
rosolate e proposte con cipolla brasata e formaggio. Da non perdere nemmeno la carpa al vino, insolitamente rosso, e pomodoro.

Infine, un indirizzo “segreto” e di certo inatteso. Al rientro dal vostro tour enologico su suolo boemo-moravo, chiudete in bellezza il vostro soggiorno a tema nella capitale. A Praga,
l’esclusivo ristorante di Villa Richter (www.villarichter.cz) si affaccia con una terrazza panoramica sulla vigna rinnovata di San Venceslao e offre le sue specialità accompagnate da
vino sfuso proveniente dalle cantine dei migliori viticoltori cechi e moravi.

DOPO L’AUTUNNO MITE, UN INVERNO “CALDO”

No, non è impazzito il clima. Semplicemente l’uva, regina d’autunno, se sapientemente trattata -e in Repubblica Ceca ne hanno dimostrata di sapienza!- può offrire anche al rigido
inverno ceco un dono corroborante. Stiamo parlando di un prodotto raro e pregiato, richiestissimo anche all’estero: l’Ice Wine, letteralmente il vino del ghiaccio. Il vino venuto dal freddo
è una raffinata prelibatezza, a produzione limitata, pericolosamente legata all’andamento della stagione e quindi raro prodotto di nicchia. A regolamentarne la produzione è un
rigido disciplinare. L’Ice Wine si ottiene, come tradisce il nome stesso, da grappoli d’uva “dimenticati” sulla vite in inverno e lasciati congelare naturalmente. Il processo è piuttosto
laborioso e presuppone specifiche condizioni climatiche e particolari procedure di vinificazione (l’uva va pigiata prima che si scongeli). L’alta concentrazione di zuccheri rallenta la
fermentazione del mosto, che può richiedere anche alcuni mesi. Il risultato è una poesia di aromi e sapori.

“Cugino” dell’Ice Wine è lo Straw Wine, ottenuto invece da grappoli lasciati seccare sulla paglia per 3 lunghi mesi e anche più. Sempre che si resista dallo stappare le piccole,
preziose bottiglie, sia Ice Wine che Straw Wine si conservano magnificamente fino a 20 anni.

GLI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE

17.9.2011 – 18.9.2011

I giorni della NATO a Ostrava

Il più grande show aeronautico-militare-di sicurezza in Europa centrale.

Saranno presentati armamenti, equipaggiamenti e attrezzature d’ordinanza.

http://www.jagello.cz

23.9.2011 – 28.9.2011

Feste di San Venceslao a Český Krumlov

Il mercatino autunnale a Český Krumlov, ma anche un inno al buon cibo e al buon bere, pezzi teatrali e concerti per la ricorrenza di San Venceslao, patrono della nazione ceca.

http://www.ckrumlov.cz

28.9.2011

La sfilata di San Venceslao

La gara e l’incontro di auto d’epoca con una ricca serie di eventi di accompagnamento per spettatori grandi e piccini a Mladá Boleslav.

28.9.2011

Festa di San Venceslao a Stara Boleslav

Nella basilica di San Venceslao e nel santuario dell’assunzione, ogni anno si svolge questa festa che vede il suo culmine nella cerimonia commemorativa celebrata in piazza Marianske namesti, al
quale presiede l’arcivescovo di Praga.

5.10.2011 – 6.10.2011

TOURFILM e TOURREGIONFILM Festival di Karlovy Vary

Si svolgeranno a Karlovy Vary la 44esima edizione del Festival Internazionale del film e la 18esima edizione del festival nazionale dei film sul turismo.

Saranno presenti l’èlite mondiale e le nuove tendenze della cinematografia.

http://www.tourfilm.cz

7.10.2011 – 21.10.2011

Festival internazionale di musica a Brno – autunno di Moravia

Una serie di concerti tra settembre ed ottobre nell’ambito della 46ma edizione del Festival tematico Autunno moravo a Brno.

http://www.mhf-brno.cz/moravsky-podzim/cz

COME ARRIVARE

In aereo

Czech Airlines (CSA), la compagnia aerea di bandiera, collega con 2 voli giornalieri gli aeroporti Milano Malpensa, Bologna, Roma Fiumicino e Venezia a Praga. Check-in online, biglietto
elettronico e prenotazioni voli suwww.czechairlines.it, al call center 199 309 939 o nelle agenzie di viaggio.

Praga dall’Italia si raggiunge inoltre con Wizzair (www.wizzair.com), Wind Jet (www.volawindjet.it), Easy Jet(www.easyjet.com), Lufthansa (www.lufthansa.it) e Smartwings (www.smartwings.com). E
da novembre 2010 è operativo anche il collegamento Brno-Milano (Orio al Serio) di Ryanair (www.ryanair.com).

Ferrovie Ceche

Una volta arrivati in Repubblica Ceca, il treno è tra i mezzi di trasporto migliori per poter raggiungere le diverse mete all’interno del Paese. Le Ferrovie Ceche (Ceske drahy)
dispongono di una fitta rete di collegamenti interni:www.idos.cz

In auto

Per chi viaggia in automobile la strada più breve passa attraverso il Brennero per poi proseguire verso Innsbruck, Monaco di Baviera e Ratisbona fino alla frontiera. Un secondo
itinerario, da preferire nei periodi di affollamento del Brennero, passa per la Svizzera attraverso il valico di Como-Chiasso, prosegue verso il lago di Costanza e passa da Norimberga. Per chi
invece deve deve raggiungere Brno – il capoluogo della Moravia, la strada più breve passa da Tarvisio attraversando l’Austria in direzione di Vienna.

In pullman

Studentagency (www.studentagency.cz), Eurolines (www.eurolines.it), Tourbus (www.tourbus.cz).

Redazione Newsfood.com+WebTv

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