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Pietra ollare uso, pulizia, manutenzione e consigli utili

Pietra ollare uso, pulizia, manutenzione e consigli utili

By Redazione

Pietra ollare barbecue: cuocere senza grassi in modo salutare

Pietra Ollare
Pietra ollare

Per le caratteristiche naturali e la particolare origine, questa materia unica, la steatite, possiede un’energia primitiva e peculiarità fisiche che la rendono particolarmente adatta ad essere sfruttata in cucina nella cottura delle carni e dei pesci oltre che delle verdure. Non c’è bisogno di aggiungere grassi, i nutrienti non vengono dispersi, i cibi non vengono “aggrediti” dalle fiamme o dal calore troppo intenso delle braci ardenti. Infatti, a differenza della griglia, la carne e i pesci cotti sulla pietra ollare per barbecue  non colano grassi sulla fiamma e quindi non vengono prodotti cattivi odori o fumi che possono danneggiare la nostra salute.


Il barbecue con pietra ollare è l’ideale per cucinare all’aria aperta, in giardino, quando ci sono le belle giornate ma possiamo continuare a cucinare in modo dietetico, senza grassi, anche ora che sta arrivando l’inverno, in casa nostra.

In casa possiamo scaldare in forno, o sul fornello a gas avendo l’accortezza di utilizzare uno spargifiamma che permetta di distribuire meglio il calore. Oltre alle piastre per barbecue ci sono anche padelle in pietra ollare usate per friggere, o per cucinare senza grassi.

Per umidi e stracotti si possono usare casseruole e pentole pietra ollare come il lavec o lo stuin (pentole tipiche della Valtellina). Sono strumenti di cottura straordinari ma hanno qualche difetto: sono piuttosto pesanti, abbastanza delicati, e richiedono molto tempo per essere tanto riscaldati quanto raffreddati. Necessitano inoltre di una manutenzione un po’ impegnativa e sono piuttosto cari.
Il loro prezzo è 2-3 volte quello delle altre pentole tradizionali antiaderenti… La maggior spesa iniziale viene però ampiamente compensata risparmiando sui grassi e principalmente guadagnandoci in salute per la salubrità dei cibi cucinati senza grassi aggiunti.

Cucinare diventa un piacere e con pietra ollare ricette si possono realizzare piatti sfiziosi e salutari.
Come tutte le cose preziose però, è necesario attenersi a poche ma fondamentali regole di utilizzo e di manutenzione.

 

PIETRA OLLARE PRIMO UTILIZZO

La prima volta che si usa una pietra ollare nuova si deve stare molto attenti. Ecco consigli e pareri utili con l’aiuto anche dei nostri amici di carnealfuoco.it, che sull’argomento hanno acceso una delle discussioni più vive e consultate.

Trattamento da fare prima dell’utilizzo

– Lavarla con acqua salata e asciugarla accuratamente;

– Ungerla con olio di oliva o strutto da ambo i lati e lasciarla riposare per almeno 24 ore; poi eliminare l’unto in eccesso, con carta assorbente, e riporla in un luogo asciutto al riparo dalla polvere avvolta in un  panno di cotone.

– La prima volta (ma conviene farlo sempre perchè la pietra ollare non ama gli sbalzi di temperatura troppo forti) va scaldata gradualmente, accertandosi che il fuoco sia uniforme su tutta la superficie per impedire che si dilati fino alla formazione di piccole fessure, che ne comprometterebbero il successivo utilizzo.

Può essere scaldata in diversi modi: sul gas, nel forno, nel forno a legna, sul fuoco del Barbecue…

CUCINARE CON BARBECUE PIETRA OLLARE

Dopo il primo doveroso trattamento, la pietra ollare è pronta all’uso; ribadiamo che è consigliato scaldarla sempre lentamente, e in maniera omogenea, per evitare spaccature e crepe superficiali. Pertanto anche dopo il primissimo utilizzo vanno seguite delle regole per avere la nostra pietra ollare sempre efficiente:

– Scaldare lentamente e con gradualità la pietra iniziando con un calore minimo ed alzandolo a poco a poco fino al raggiungimento della massima temperatura (si può controllare il raggiungimento della temperatura massima facendoci cadere sopra una goccia di aceto verificando che questa evapori all’istante)

– Cucinare i cibi senza aggiungere grassi ma soltanto le spezie ed eventualmente bagnando con un po’ di vino, se può essere indicato dal tipo di alimento che si cucina o se è previsto nella ricetta.

 

NOTA
Per l’uso della pietra ollare su fornelli a gas -in genere di dimensioni modeste intorno a 25×30 cm- , si consiglia di utilizzare una retina spargifiamma che, posta tra il fuoco e la piastra, aiuta a diffondere in modo uniforme il calore della fiamma. Le pietre di dimensioni maggiori, con o senza una loro intelaiatura in ferro, sono meglio adatte per la cottura con brace e legna, in apposito barbecue o caminetto.

 

 

Errori da evitare nell’uso e manutenzione della Pietra Ollare:

Ribadiamo ancora una volta che bisogna sempre evitare sbalzi di temperatura troppo repentini

– mai versare acqua fredda sopra alla pietra ollare ancora calda;
– evitare di concentrare la fiamma in un solo punto della pietra ollare;
– mai lavare la pietra con detersivi di qualsiasi tipo poiché, data la sua porosità e permeabilità, assorbirebbe le sostanze chimiche per rilasciarle poi in fase di cottura;
– non toccare a mani nude la pietra ollare e/o qualsiasi supporto in ferro, acciaio, rame, metallo, quando la pietra è in temperatura;
– attenzione ai bambini e agli animali domestici;
– mai lavare la pietra ollare in lavastoviglie;
– in caso di rottura, evitare qualsiasi tipo di saldatura con mastici e/o altro
 

PIETRA OLLARE USO

Consigli utili per l’utilizzo corretto e la manutenzione

1) – Prima di usare la pietra potrebbe essere utile rivestire il piano di appoggio con carta di alluminio per rendere più semplice la pulizia a cottura finita;

2) – Per la pulizia della piastra utilizzare un panno imbevuto di aceto, quando è ancora tiepida, e un raschietto;

3) – Usare preferibilmente la pietra ollare solo per la carne o solo per il pesce, o solo per le verdure; vista la sua porosità la steatite tende ad assorbire gli aromi in cottura e, un uso combinato, potrebbe alterare il sapore dei cibi;

4) – Eventuali supporti in legno devono essere puliti solo con un panno umido e posti ad asciugare in un ambiente ventilato;
5) – Di tanto in tanto, dopo averla pulita accuratamente, ripetete il trattamento fatto prima dell’utilizzo: ungerla, lasciarte riposare qualche ora, asciugarla bene eliminando l’unto in eccesso e poi riporla in attesa del prossimo utilizzo.

 


 

 CURIOSITA’ SU PIETRA OLLARE

 

Si chiama ollare perchè questo materiale già nei tempi passati veniva usato per fare olle, pentole per cucinare.

Può resistere fino a 800° di temperatura e quindi è adatta per cuocere ma è ottima anche per conservare i cibi cucinati -una volta raffreddata- in frigorifero.

In Italia viene estratta dalle cave in diverse valli delle Alpi: Valle d’Aosta, Val Chiavenna e Malenco, in Val d’Ossola, ed anche in Engadina, in Svizzera.

 

Redazione Newsfood.com
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