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OMS: l’ influenza suina non si arresterà, gli Stati devono dotarsi del vaccino

OMS: l’ influenza suina non si arresterà, gli Stati devono dotarsi del vaccino

By Redazione

L’ influenza suina portata dal virus H1N1 non dà segno di arrestarsi, per cui tutti i Paesi devono iniziare a programmare le scorte del vaccino.

A dirlo, l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) durante l ‘odierna conferenza stampa, a Ginevra.

Così Marie-Paulie Kieny, direttrice del programma di ricerca sui vaccini dell’ OMS descrive la situazione: “La commissione dell’OMS per i vaccini ha fissato come priorità la
vaccinazione di coloro che lavorano nel settore sanitario.

Gli Stati poi dovranno adottare le raccomandazioni dell’Organizzazione per la vaccinazione a seconda della situazione epidemiologica, che varia da paese o a paese.

La vaccinazione servirà a ridurre la trasmissione della malattia più che a ridurre la mortalità.

La commissione di ricerca per i vaccini dell’OMS ha fissato come priorità la vaccinazione degli addetti al settore sanitario per garantirne la sicurezza.

Ma i gruppi a rischio rimangono le donne incinte, le persone affette da malattie croniche e i bambini con più di cinque anni di età, che sono amplificatori della propagazione
della febbre nelle scuole.

Gli Stati poi dovranno adottare le raccomandazioni dell’OMS per le strategie di vaccinazione a seconda della situazione epidemiologica che è diversa da Paese a Paese”.

Secondo Cuauhtemoc Ruiz, coordinatore dell’organizzazione panamericana per la salute, ci vorrà più di un anno per ottenere le dosi sufficienti, anche stimando che i laboratori
producano a pieno regime, 2,5 miliardi di dosi in 6 mesi.

Inoltre, per garantire le massime probabilità di successo, il vaccino dovrà essere somministrato a settembre-ottobre.

Intanto, ogni Stato deve fare i conti con gli sviluppi dell’ Influenza A sul proprio territorio.

L’ Inghilterra deve registrare altre due vittime, che portano il conto dei morti a 17.

La prima vittima, è una bambina di 6 anni, deceduta a Londra.

Il secondo decesso, forse più considerato dall’ opinione pubblica, è quello di un medico di base, morto sabato sera nel Berkshire, al Luton and Dunstable Hospital.

Le autorità non hanno ancora indicato il virus H1N1 come causa ufficiale della morte, anche se hanno ammesso che Michael Day (questo il nome dell’ uomo) aveva contratto la malattia.

In Italia, il Ministero della Sanità ha ammesso l’esistenza di 38 casi di influenza umana A/H1N1.

Lo rende noto il ministero del Welfare.

Dal 24 aprile, precisa il dicastero in una nota, “si sono complessivamente verificati 224 casi nel nostro Paese”.

Matteo Clerici

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