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Ogm, confermati i test su minori per il Golden Rice

Ogm, confermati i test su minori per il Golden Rice

By Redazione

Il Golden rice, riso transgenico arricchito di beta carotene e vitamina A ancora in fase sperimentale,  è stato utilizzato in sperimentazioni che hanno coinvolto  soggetti
umani, tra cui minori. A confermarlo è lo stesso Adrian Dubock, Project Manager del Golden Rice Project,  in una lettera inviata al Daily Mail in cui difende l’operato degli
scienziati che promuovono il Golden Rice, dopo che lo scorso febbraio un gruppo di accademici aveva denunciato che il prodotto transgenico era stato usato come alimento nella dieta di adulti e
bambini dell’età di 6-10 anni, in Cina e negli Stati Uniti. Nella lettera di protesta inviata all’équipe della scuola universitaria di medicina della Tufts University di Boston,
coinvolta nell’esperimento, si parlava del caso come di un precedente gravissimo sia sul piano etico, in quanto infrange il codice deontologico che vieta esperimenti su minori, sia sul piano
sanitario, perché il consumo del riso bio-arricchito oltre determinate proporzioni potrebbe avere effetti tossici. 

Finora il Golden Rice è stato tesato solo in laboratorio e mancano studi sulle cavie per valutarne gli effetti negativi, come avviene per i test clinici dei farmaci. I firmatari della
protesta non sono potuti entrare in possesso dei protocolli sperimentali usati dai ricercatori, che si sono trincerati dietro un muro di silenzio, e nel sito web relativo alla sperimentazione
clinica finanziata dagli istituti di sanità statunitensi non si menziona nemmeno il fatto che il  Golden Rice sia un prodotto transgenico. La lettera di Adrian Dubock e le
informazioni pubblicate sulla pagina web del Golden Rice confermano invece che ci sono state almeno quattro sperimentazioni cliniche in Cina e negli USA che hanno coinvolto circa 50 persone,
tra cui bambini, che il  Golden Rice Humanitarian Board vi ha partecipato e che non ci sono state sperimentazioni su cavie prima dell’uso del prodotto su esseri umani.

Ci chiediamo dunque come si possa considerare lecita una sperimentazione effettuata su bambini e perchè i ricercatori si rifiutino di rendere noti i protocolli  utilizzati.
Oltretutto nella sua lettera in difesa degli scienziati coinvolti nella sperimentazione, il responsabile del progetto equipara la somministrazione di Golden rice a quella di spinaci e di
capsule di beta-carotene, considerati tutti strumenti utili per combattere la carenza da vitamina A, senza mai specificare che nel primo caso si tratta di un prodotto geneticamente modificato,
i cui effetti non sono stati finora adeguatamente studiati.

Il testo integrale della lettera di Adrian Dubock, Project Manager del Golden Rice Project

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