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Ocm ortofrutta: nessuno vuole penalizzare gli agrumicoltori calabresi

“Da parte della nostra Organizzazione non c’è alcun atteggiamento teso a penalizzare gli agrumicoltori calabresi, tutt’altro, stiamo lavorando con il massimo impegno e con grande
serietà per rispondere al meglio alle esigenze di tutti i produttori e cercare di risolvere in maniera equilibrata i problemi posti dalla riforma dell’Ocm ortofrutta”. Così il
presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi risponde alle accuse, totalmente infondate, rivolte dall’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria
Mario Pirillo.

“Evidentemente -aggiunge Politi- l’assessore vuole scaricare su altri responsabilità che sono proprie del Governo e delle Regioni. Su un argomento di tale importanza non possono esserci
strumentalizzazioni e demagogie di sorta. Occorre ragionevolezza e un atteggiamento serio, costruttivo e aperto al confronto. Non basta lanciare accuse per dimostrarsi più bravi. Questo
non rientra nel nostro costume”.

“All’assessore Pirillo -sottolinea il presidente della Cia- ricordiamo che è aperto un Tavolo di concertazione dove si stanno analizzando più ipotesi. Come confederazione ci
stiamo adoperando per una soluzione adeguata. Nessuno vuole danneggiare gli agrumicoltori della Calabria a vantaggio di altri. Noi siamo per un’equa ripartizione delle risorse che, però,
devono arrivare direttamente alle aziende agricole, senza strani passaggi e comportamenti speculativi”.

“E tutto ciò -evidenzia Politi- richiede un confronto concreto e un vero senso di responsabilità, Da quello che leggiamo sui giornali, probabilmente l’assessore Pirillo non
è abituato a questo tipo di dialogo e preferisce, invece, la strada dello scontro e delle accuse gratuite”.

“Nel contempo -conclude il presidente della Cia- chiediamo al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro di garantire, in futuro, un Tavolo di concertazione
orientato a costruire un dialogo realmente concreto e privo di demagogie che sono unicamente dannose, soprattutto per i produttori”.

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