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Oceana e Marviva chiedono al governo italiano di dare il suo sostegno all’ introduzione del tonno rosso tra le specie protette dalla Cites

Tonno rosso

Nei prossimi giorni l’Unione Europea deciderà la sua posizione in merito alla possibile inclusione del tonno rosso ( Thunnus thynnus) tra le specie protette dall’Appendice I della CITES a
partire dal 2010, con consequente proibizione del commercio internazionale di questa specie e dei suoi prodotti derivati.

L’Italia non ha ancora chiarificato la sua posizione riguardo all’unica misura internazionale in grado di proteggere questa specie altamente minacciata dall’estinzione.

Con una lettera indirizzata al Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo e al Ministro della Pesca Luca Zaia,  Xavier Pastor, Direttore Esecutivo di Oceana in Europa, ha sollecitato la
richiesta che l’Italia sostenga l’inclusione del tonno rosso tra le specie CITES altamente minacciate, in vista della Conferenza Inter-Governativa CITES del Marzo 2010 a Doha (Qatar). Tale misura
è stata pubblicamente già sostenute anche da alcuni paesi, come la Francia, con un interesse peschiero nella specie del tonno rosso.

La popolazione del tonno rosso è in rapido declino a seguito dello sfruttamento della pesca industriale e della pesca illegale che ha portato questa specie al collasso commerciale. Negli
ultimi decenni la popolazione è calata
di circa il 75% ed è per questo che il Principato di Monaco ha proposto la sua inclusione nell’Allegato I della CITES al fine di proibire il commercio internazionale di questa specie e dei
suoi prodotti derivati. Tale proposta, è gia stata pubblicamente sostenuta dai seguenti Stati dell’UE: Germania, Francia, Paesi Bassi, Regno Unito.

Xavier Pastor a riaffermato la necessità e l’urgenza di tale misura sottolineando che “la maggior parte delle catture del tonno rosso sono destinate al commercio internazionale.
L’inclusione di questa specie nell Appendice I della CITES è la misura più appropriata e immediata per eliminare la domanda di questa specie sul mercato internazionale che è
la principale causa del declino di questa specie”.

Negli ultimi anni Oceana e Marviva hanno condotto delle campagne congiunte per documentare e denunciare come la mancata attuazione della normativa internazionale sul tonno rosso, nel Mediterraneo
e nelle acque internazionali, altre all’incompetente gestione dell ICCAT, (l’organismo di gestione peschiera del tonno atlantico), e la crescita della pesca illegale abbiano contribuito al
sovrasfruttamento del tonno rosso.

Oceana è un’organizzazione internazionale che lavora per proteggere e recuperare gli oceani del mondo. La nostra équipe di ricercatori
marini, economisti, avvocati ed altri collaboratori sta ottenendo cambiamenti specifici e concreti nella legislazione vigente, allo scopo di ridurre la contaminazione e prevenire il collasso
irreversibile degli stock pescherecci, proteggere i mammiferi marini e altre forme di vita marina. Dispone di uffici in Europa – Madrid (Spagna) e Bruxelles (Belgio), negli Stati Uniti –
Washington (DC), Juneau (Alaska), Los Angeles (CA), in America del Sud – Santiago (Cile), e in America Centrale – Belize City (Belize). Oltre 300.000 collaboratori e ciberattivisti in 150 paesi
si sono già uniti a Oceana.

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MarViva è un’organizzazione non governativa senza fini di lucro che lavora insieme con autorità, comunità locali, imprese private e
diversi settori della società civile per proteggere le risorse costiere e marine. Dispone di uffici in Costa Rica, Colombia, Panama e Spagna.

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