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Monteriggioni capitale della Via Francigena

By Redazione

Siena – «Non fermiamoci solo alla pur importante promozione o alla convegnistica, ma indirizziamo le risorse soprattutto a irrobustire la dimensione infrastrutturale, in
particolare cerchiamo di restaurare o costruire spazi di accoglienza che siano adatti per questa specifica forma di cammino turistico-religioso».

E’ l’appello di Paolo Cocchi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Toscana, nonché coordinatore del progetto interregionale sulla via Francigena, al termine della seduta di
insediamento della Consulta nazionale che si occupa di itinerari storici, culturali e religiosi.
Costituita dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Consulta si è riunita questa mattina a Monteriggioni (Siena) dove il presidente del Consiglio Romano Prodi e il suo
vice Francesco Rutelli hanno inaugurato i primi due cartelli dell’itinerario italiano sulle vie Francigene.

Di cartelli simili ne arriveranno – ha spiegato il ministro Rutelli – altri 1.542, in media uno ogni 500 metri del percorso italiano (50 tappe) che unisce il Gran San Bernardo a Roma su un
“cammino” (circa 980 chilometri in tutto) che come noto parte da Canterbury e segue il tracciato ideato attorno al 990 dall’arcivescovo Sigerico per unire la sua diocesi a piazza San Pietro in
Roma, capitale della cristianità.
Per i primi lavori sulla Francigena sono stati stanziati, con decreto del governo nazionale, 10 milioni di euro e il coordinamento spetta alla Regione Toscana. «La Francigena può
essere un grande volano anche per lo sviluppo economico di un territorio vasto al di fuori dei grandi flussi – ha aggiunto Paolo Cocchi – e come Regione vogliamo cogliere questa occasione anche
per favorire uno sviluppo sostenibile, capace di decongestionare le più grandi mete turistiche».

«Scelto perché uno dei borghi più belli del mondo» – come ha precisato Rutelli – Monteriggioni ha oggi vissuto una giornata singolare, soprattutto per i circa 50
abitanti dell’antico castello, quasi tutti presenti in piazza o affacciati alle finestre. «Un onore – ha spiegato il sindaco Bruno Valentini – per chi crede nella Francigena e per chi sa
quanto sia importante questa proposta di mobilità dolce e sostenibile, questa opportunità di turismo qualificato e consapevole, questo messaggio culturale per valorizzare le
radici comuni del popolo europeo».

Sulla “semplicità” dell’operazione ha insistito il premier Romano Prodi («Purtroppo l’espansione urbanistica ha spezzato, soprattutto nella Val Padana, questo antico cammino
così importante sotto il profilo religioso e non solo. Ma qui – ha aggiunto fra chiarine, figuranti e stemmi di Monteriggioni e sullo sfondo della campagna toscana – il cammino per
fortuna è rimasto»). «Con investimenti tutto sommato modesti – ha aggiunto Prodi – diamo oggi inizio a un cammino di riscoperta, indichiamo una via, sicuri che fra qualche
anno saranno in migliaia a percorrerla, ciascuno con le sue motivazioni».
E a un premier «contento perché oggi lasciamo qualcosa di bello al nostro Paese», sono state consegnate le “credenziali del pellegrino”. Alla cerimonia era presente anche il
vicesindaco di Canterbury, dove qualche mese da, proprio davanti alla cattedrale, è stato collocato il cartello del “chilometro zero”.
I lavori della Consulta, presieduti dal ministro Rutelli, sono stati introdotti da un breve video che racconta le 14 tappe della Francigena da Siena a Roma. Un «tracciato tortuoso – ha
detto il ministro – perché si snoda su sentieri, carrereccie, strade secondarie con il grande sforzo di allontanarsi dal traffico e di garantire un viaggio trasversale e lento attraverso
un’Italia tutta da riscoprire». In tutto sono 7 le Regioni italiane interessate e 134 i Comuni per una iniziativa destinata ad avere anche positivi riflessi sul piano economico.
Presenti anche due sottosegretari: Stefano Boco (Agricoltura) e Cristina De Luca (Politiche Sociali). Il primo ha sottolineato il coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato nonché le
sinergie con il patrimonio agro-alimentare e di turismo rurale. La seconda ha annunciato un imminente bando straordinario sul Servizio Civile, destinato a 50 giovani di Toscana e Lazio, per
impegnarli in attività di accoglienza, formazione e supporto all’intero progetto. Poi – ha aggiunto – l’esperienza sperimentale sarà allargata alle altre Regioni.
Massimo Tedeschi, presidente dell’associazione italiana della Via Francigena (83 enti territoriali aderenti, fra cui la Regione Toscana, le Province di Massa-Carrara, Firenze, Siena
nonché 22 Comuni toscani) ha auspicato l’approvazione, in sede di Parlamento Europeo, di una risoluzione a sostegno del cammino europeo delle Francigene.

Il sostegno dalle rispettive Fondazioni bancarie è stato manifestato da Edoardo Speranza e Gabriello Mancini (Cassa Risparmio Firenze e Monte Paschi Siena) in particolare per quanto
concerne l’emergenza legata al recupero di antiche strutture, anche religiose, esistenti sul percorso. Fra gli altri è intervenuto padre Caesar Atuire, dell’Opera Romana Pellegrinaggi,
soffermandosi su un “marchio promozionale legato ai viaggi dello spirito” che sarà lanciato in tempi brevi e in dimensione mondiale a New York. Per la Regione Lazio, l’assessore alla
Cultura Giulia Rodano ha illustrato il coordinamento fatto con i 17 Comuni di quel territorio per gli ultimi 170 chilometri del grande cammino.
Approvato, a fine riunione, un “atto di indirizzo e coordinamento” della Consulta che avrà come presidente del Comitato Scientifico il fiorentino Antonio Paolucci. Fra gli obiettivi del
prossimo lavoro un portale Internet, iniziative capaci di coinvolgere attività economiche territoriali anche per attività di accoglienza a basso costo e per percorsi
enogastronomici. Entro agosto 2008 dovrebbe essere completato il lavoro di segnaletica sul cammino italiano della Francigena.

Mauro Banchini

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