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Modifiche al disciplinare di produzione della DOP “Prosciutto di Modena”

Prosciutto di Modena DOP

Roma – Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea le modifiche al disciplinare di produzione della DOP “Prosciutto di Modena”. Da questo momento in poi bisogna attendere sei mesi, come da procedura comunitaria, periodo entro il quale gli altri Stati membri possono
presentare eventuali opposizioni, prima di vedere definitivamente riconosciute le modifiche richieste. Lo sottolinea una nota del Mipaaf.   

Le modifiche riguardano il metodo di ottenimento della DOP, è stata aumentata, infatti, la percentuale di umidità delle carni; anticipato il giorno massimo entro il quale
l’allevatore deve apporre un timbro indelebile sulle cosce posteriori di ogni suino; prolungato, infine, il periodo minimo di stagionatura.   

La DOP ‘Prosciutto di Modena’ si caratterizza per la forma esteriore a pera, il colore rosso vivo del taglio, il sapore sapido ma non salato e l’aroma di profumo gradevole, dolce ma intenso.
Prodotto particolarmente adatto nelle diete a sfondo iperproteico, nonché alimento ideale nelle diete ipolipidiche grazie al suo contenuto minerale e vitaminico e il suo limitato contenuto
di colesterolo, fin da epoca antichissima lega le proprie caratteristiche alla zona di Modena, da sempre considerata un riferimento per la lavorazione della carne suina grazie all’antica radicata
tradizione salumiera e gastronomica.   

“La qualità del nostro patrimonio agroalimentare e il legame tra i nostri prodotti di eccellenza e il loro territorio di origine passano anche attraverso il costante aggiornamento delle
tecniche produttive, che rispecchiano prontamente la realtà della zona e i cambiamenti dovuti all’introduzione di nuove tecnologie di allevamento e produzione”, ha commentato il ministro
dell’agricoltura Luca Zaia. 

Ansa.it per NEWSFOOD.com

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