Melograno, zucca e olio d’oliva: protagonisti della cucina, amici della pelle
14 Luglio 2009
La cura del proprio aspetto coinvolge sempre più persone, uomini e donne, giovani e vecchi, di ogni origine geografica e condizione finanziaria.
Se anche voi appartenete al gruppo dei vanitosi, ecco i consigli di Nicholas Perricone, dermatologo d’esperienza ed autore di diversi testi sull’ argomento.
Per il dottor Perricone, non è necessario rifornirci di creme, pomate ed intrugli vari: basta utilizzare con intelligenza ed in maniera alternativa i protagonisti della tavola.
L’ olio d’ oliva, ad esempio.
Questo protagonista della dieta mediterranea può essere usato sulla pelle, rendendola più liscia e splendente.
Ciò è merito degli antiossidanti, particolarmente efficaci su una pelle secca e disidratata.
Se con questo caldo avete sede, andate sul tè verde, anche come ingrediente per ortaggi.
Secondo vari studi, tale bevanda è in grado di prevenire il cancro alla pelle.
Se volete sfruttarlo al massimo, bevetelo con succo d’ arancia e limone: i principi attivi dureranno di più.
Infine, Una bustina di tè verde fredda pressata sugli occhi per 10-15 minuti è infine un ottimo rimedio contro borse e occhiaie.
E, sempre in tema d’ impacchi, largo a maschere a base di zucca.
Tale ortaggio, con il suo contenuto di carotenoidi e vitamine A,C,E, è in grado di difendere da invecchiamento, disidratazione e radicali liberi.
E se proprio volete il massimo effetto, polpa di zucca, yogurt e miele sono ottime alternative alle creme “artificiali”.
“Mangia la frutta che ti fa bene”: il consiglio della nonna vale anche in questo, ma con un po’ d’attenzione.
Tra le tante opzioni, privilegiate le fragole, i frutti di bosco e, sopratutto, il melograno.
Tale alimento è il re degli antiinfiammatori, anche meglio del vino rosso o del già nominato tè verde.
Devastanti (in senso positivo) i suoi semi: messi assieme alla polpa e a burro, zucchero e miele formano un composto più che utile per proteggere i punti del corpo più ruvidi
(gomiti e talloni) e donare elasticità e morbidezza.
Matteo Clerici