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Lino Cauzzi riabilitato con tante scuse ma alla cassa ci sono sempre i Catapano

Lino Cauzzi riabilitato con tante scuse ma alla cassa ci sono sempre i Catapano

By Redazione

Dopo un mese dagli arresti, nulla è cambiato
La giustizia deve fare il suo corso ma intanto alla cassa ci sono sempre i Catapano e, udite udite, nonostante che la Camera di Commercio di Milano abbia cancellato  -per falsa
documentazione- il contratto di affitto, questa Immobili Vacanze, società dei Catapano,   è ancora insediata nei due alberghi (Hotel Touring di Desenzano e Hotel Hermes di
Cremona) dove, senza averne titolo, impunemente continua ad emettere scontrini e fatture…e incassare!!! L’Hotel Peschiera è un caso a parte ma anch’esso inspiegabile. Il gestore da due
anni non paga nessun affitto e nessuno riesce a “sfrattarlo”. Catapano non c’entra nulla? E’ così potente da farsi un baffo delle leggi, dei tribunali, degli inquirenti…?
E Lino Cauzzi?
E’ proprio il caso di dire: Truffato e mazziato

Cosa deve fare un cittadino che ha subìto quello che ha subìto Lino Cauzzi per avere giustizia?
Come avrebbe potuto difendersi e far valere le proprie sacrosante ragioni, un comune mortale, privo di capacità finanziaria?
Sono quasi due anni che Lino Cauzzi dedica il suo tempo a fare denunce, ad andare da un Tribunale all’altro, presso le redazioni dei giornali, spesso accompagnato dal suo avvocato.
Finalmente gli inquirenti gli hanno creduto: i carabinieri di Padova hanno effettuato 14 arresti, il Tribunale li ha convalidati fino all’udienza.

Cosa si spetta per restituire il maltolto al legittimo proprietario?
Il gruppo Catapano è il primo ed unico responsabile, oppure è solo una pedina di un gioco ben più grande dove i burattinai potrebbero essere addirittura banche, politici o
quant’altro?

Gli arrestati:
Giuseppe Catapano, Alessandro Cassioli, Elio Buonaiuto, Luca Montanino, Maria Rosaria Grippo, Giuseppina Fiorella Contestabile, Giuseppe Gioachino Balzano, Emilio Giulano Pagliaro, Bruno
Rizzieri, Cristoforo Gammone, Salvatore Cascarino, Annamaria Pistillo, Antonio Loffredo, Irene Migliore,

Le urla di Lino Cauzzi sono state ascoltate  e le indagini hanno appurato che:

– è vero che è stato vittima di una colossale truffa da parte del Gruppo Catapano
– è vero che Lino Cauzzi  è stato oggetto di minacce
– è vero che  l’atto della “cessione in affitto delle sue proprietà”, è avvenuto in modo coercitivo, contro la sua volontà e sotto minaccia grave, presso lo
Studio del Notaio Sannino di Poggibonsi
– è vero che il contratto firmato non è mai stato perfezionato per mancanza di documentazione a completamento dello stesso.
– è vero che il presunto incartamento è stato “smarrito” dal notaio Sannino  (vedi sua denuncia di un anno dopo).
– è vero che il presunto atto era stato “asportato”, perfezionato e reso operativo da un altro notaio  di Napoli, senza la dovuta documentazione ed in assenza della legittima parte in
causa: Lino Cauzzi
– è vero che Lino Cauzzi, subito dopo essere stato costretto a firmare il documento presso il notaio Sannino è stato estromesso completamente dalla gestione delle strutture e da
ogni altro atto e/o operazione di qualsiasi tipo.
– è vero che Lino Cauzzi si è trovato nella condizione di dover far fronte al pagamento di tutti i debiti senza avere alcuna entrata. Per questo motivo ha dovuto subire il
fallimento dell’Hotel La Contea.
– è vero che il Gruppo Catapano non ha mai pagato gli affitti pattuiti (da due anni, € 10.000/cad per 5 alberghi)
– è vero che la condanna subita da Lino Cauzzi è stata causata dalla latitanza in aula, il giorno del processo davanti al Giudice, del proprio avvocato difensore di allora.
L’Avvocato non si è presentato e nemmeno ha motivato la sua assenza. Il Giudice non ha rinviato l’udienza ed ha condannato subito il sig. Lino Cauzzi.

Finalmente, dopo oltre un anno e mezzo di indagini, a fine marzo 2011 i Carabinieri di Padova tirano la rete e vi rimangono 14 persone, ma manca all’appello una figura importante: Carmine
Vincenzo Catapano (l’amministratore di Immobilivacanze).
Tanti altri non stanno dormendo sogni tranquilli, in quanto le indagini continuano e stanno venendo fuori nuovi bubboni. Ad esempio una cooperativa di quattrocento soci, nel napoletano, che pare
siano  vittime di una truffa da 12 milioni di euro.

Lino Cauzzi, ci vuole dire quale è oggi la situazione ad oggi, 30 aprile 2011?

Lino Cauzzi:
Per ora solo il Margot di Canneto sull’Olio è di mia gestione.
L’Hotel La Contea, purtroppo è chiuso per fallimento a causa del mancato pagamento dell’affitto di € 10.000/mese da parte del Gruppo Catapano.

L’Hotel Peschiera di Desenzano:
è gestito da Claudio Pitteri snc con Catapano che ha un contratto di affitto da 10.000 €/mese (mai pagato, dal 15 maggio 2009). Il giudice ha finalmente firmato un ordine di sfratto
per il 14 di febbraio 2011 ma mai eseguito.

L’Hotel Touring di Desenzano:
è gestito da Immobili Vacanze (Gruppo Catapano) con un contratto d’affitto Falso, -annullato già da ottobre 2010,-  da 10.000 €/mese (mai pagati dal giugno
2009)

L’Hotel Hermes di Cremona:
è gestito da Immobili Vacanze (Gruppo Catapano) con un contratto d’affitto Falso, -annullato già da ottobre 2010,  da 10.000 €/mese (mai pagati dal giugno 2009).
Qui addirittura c’è (ci dovrebbe essere) un curatore fallimentare nominato dal Tribunale.

Non si capisce come possano continuare ad operare senza un regolare contratto e senza aver mai pagato l’affitto!!!

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Marina Renoldi, la direttrice degli alberghi di Cauzzi prima della grande truffa, ci racconta:

“Sett/ott 2008 si è in fase di vendita dell’Hotel Peschiera per realizzare liquidità (3.5 Milioni di Euro)  con un imprenditore di Merano, mediatore Vicentini di
Salò.

Interviene Rossi Andrea (ufficialmente consulente di Cauzzi)  con Dott. De Rosa, suo collaboratore che ha sconsigliato il potenziale acquirente, adducendo che “Cauzzi non è affidabile
in quanto è un fallito”. Presenti al fatto la stessa Marina Renoldi (direttrice dei cinque alberghi di Cauzzi) e due accompagnatori dell’acquirente. Ovviamente l’affare sfuma.

A novembre (un mese dopo) si ripete la stessa scena per la vendita già concordata  per la vendita della gestione de La Contea (solo  gestione) € 750.000. In pratica il Rossi
è arrivato all’appuntamento con due ore di ritardo ed ha liquidato il potenziale acquirente in pochi minuti. Anche questo affare va in fumo.”

Che interesse aveva il Rossi per impedire la conclusione di affari di Lino Cauzzi con terzi?
Lino Cauzzi:-“purtroppo l’abbiamo capito troppo tardi”

Ora tutto è chiaro (o quasi) ma perchè non si riesce a buttare fuori dagli alberghi, facenti parte del bottino dei truffatori già arrestati, i “compari” degli stessi?

Lo chiediamo agli inquirenti, ai Giudici, all’Asl, ai Comuni interessati , alle strutture preposte…al buonsenso di chi crede ancora nella Giustizia, quella con la G Maiuscola!

PS: che senso ha confiscare il sito internet del Gruppo Catapano e non il frutto della rapina e restituirlo al legittimo proprietario?

I dipendenti attualmente in forza nei tre locali, pare che non ricevano lo stipendio da un paio di mesi e siano in arretrato anche delle indennità natalizie.
Riguardo a questo argomento, Marina Renoldi, ex direttrice ma ancora dipendente di ImmobiliVacanze è abbastanza tranquilla poichè è sicura che interverrà l’Inps, in
caso di fallimento.

Lino Cauzzi deve aspettare il fallimento dell’Immobilivacanze per poter disporre dei suoi beni? Non bastano i danni morali/materiali, le minacce e le angherie che ha dovuto subire?

Giuseppe Danielli
Newsfood.com

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