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L’ex hotel San Marco di Piacenza, stellato albergo liberty, in evidenza su Italia Nostra web

Giuseppe

L’ex hotel San Marco in evidenza sul sito nazionale di Italia Nostra

Sgarbi: «La pensilina è memorabile». Comolli: «Dobbiamo convincere i padroni di casa della necessità di restituire il bene alla collettività»

Milano, 6 febbraio 2021

Anche Sgarbi interviene a sostegno della proposta di Comolli sul recupero dell’antico stellato albergo liberty San Marco tanto caro a Giuseppe Verdi e ai regnanti dell’epoca

L’ex hotel San Marco in evidenza sul sito nazionale di Italia Nostra.
Comolli: Troppi i nomi di piacentini, di magiostrini, di pontenuresi, di villanovesi amici o conoscenti verso il maestro Verdi per non pensare a una rivalutazione di tutto questo ambiente.

Il sito nazionale di Italia Nostra che ha ripreso, citando la fonte, uno dei nostri numerosi servizi sull’ex Albergo San Marco  ha suggerito a Giampietro Comolli lo stimolo a proporre ulteriori considerazioni sull’auspicato recupero dell’immobile per il quale è stato confortante leggere la disponibilità espressa da alcuni cittadini ad impegnarsi in prima persona pur di vedere una destinazione autorevole e certa.

Giampietro Comolli:- Le proprietà Ausl a Piacenza sono molte e quasi tutte in abbandono. Perché non inserirle nel piano finanziario nuovo ospedale? Potrebbero essere tanti punti sanitari specializzati utili a Piacenza. Piacenza ha circa 1 milione di mq di fabbricati esistenti non residenziali, ereditati, abbandonati, distrutti, disabitati, cadenti che possono essere molto importanti in un disegno generale di ri-uso, no-spreco prima che fare nuove urbanizzazioni, varianti urbanistiche….Certo che Piacenza fra eredità demaniali e militari, sblocchi d’area, nuove aree da sistemare tutto in un colpo ha troppo da mettere a posto avendo nei decenni passati pensato più al nuovo che alla ristrutturazione per fare cassa comunale evidentemente.

A proposito del nascente tavolo sull’uso dell’ex albergo San Marco, noi piacentini dobbiamo spingere, sognare, stimolare, punzecchiare i padroni di casa sulla necessità di mettere a frutto un bene di valore, sul bisogno che il tetto non caschi, che una porta storica della città si apra, attiri, crei peso specifico
L’ex albergo (stellato) San Marco deve diventare la “Casa del Maestro” intesa testimonianza di una epoca, di una vita agro-piacentina, di una storia di beneficenza e di solidarietà fra compaesani, dipendenti e colleghi.
Troppi i nomi di piacentini, di magiostrini, di pontenuresi, di villanovesi amici o conoscenti o deferenti verso il maestro per non pensare a una rivalutazione di tutto questo ambiente. “Verdi e l’Italia” non sarebbe un titolo presuntuoso o fuori luogo, bensì un richiamo molto importante, anche giornata della memoria stessa, in cui il valore unico di nazione va salvaguardato ma con grande attualizzazione e lungimiranza: la casa verdiana potrebbe essere anche fautore di propositi e di innovazione sociale e civile

Una destinazione pubblica, aperta, attiva, dinamica, polifunzionale, attrattiva, eventistica…
Nell’ex albergo appare anche un tassello importante per riabilitare e riabitare e rifrequentare un centro storico piacentino che alle 19 in poi è deserto! Non si butta l’acqua sporca con il bambino quando qualcuno scrive di Verdi un “ …grande gentleman piacentino” esaltandone carattere e personalità.
Mi avvalgo del grande lavoro di esperti piacentini come Alessandra Toscani ( sta preparando un evento fantastico per il 2021 se sarà possibile farlo), come Gianfranco Sprega con tutti le nozioni gli atti che può mettere a disposizioni, Stefano Pronti con le innumerevoli testimonianze documentali epistolari e fotografiche. Una mole di documenti, dicono, ufficiali e originali, che possono fare la differenza con qualsiasi altro museo. Ecco forse è meglio parlare di mostra e di epoca verdiana.. L’ex albergo San Marco si presta anche per eventi collegati al Conservatorio, alla musica artistica in generale, diventando una esposizione museale di Verdi maestro e famiglia collegata a una epoca piacentina di grandi fervori culturali, imprenditoriali, agricoli, umani.

 

Redazione Newsfood.com
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