La moralità ha sede in una regione remota del cervello
18 Novembre 2010
La gestione (spesso sofferta) della moralità è di competenza del sub talamo. Tale area del cervello, dalle dimensioni di una lenticchia, è di remota formazione e presente
sia nell’uomo che in uccelli rane, e perfino moscerini.
Queste scoperte arrivano da una ricerca dell’Università di Milano, dell’IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, l’IRCCS Galeazzi (di Milano) e l’IRCCS Istituto Neurologico
Mondino (di Pavia) e la Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, diretta dal dottor Alberto Priori e pubblicata su “Social Neuroscience”.
La squadra del dottor Priori ha selezionato 16 volontari: pazienti in cui, per questioni terapeutiche, erano stati impiantati elettrodi nel cervello, che hanno consentito di registrare
l’attività dell’organo.
A tali soggetti sono state fatte vedere, tramite computer, diverse frasi, divise in tre categorie morali. Le prime erano le frasi neutre (“Il violino è il più piccolo strumento ad
arco”), a cui seguivano le frasi morali non conflittuali (“Tutti gli uomini hanno il diritto di vivere”, “I malati hanno il diritto di essere curati”), ed infine le frasi morali conflittuali
(“L’aborto è ammissibile quando il feto è malato”).
I volontari esprimevano dissenso od assenso e gli scienziati registravano l’attività del cervello. I dati raccolti hanno evidenziato l’importanza del sub talamo, pronto ad attivarsi
durante i momenti specifici di valutazione delle frasi morali concettuali e di formazione della scelta da prendere.
Come spiega la ricercatrice Manuela Fumagalli, i risultati del lavoro rivestono una doppia importanza.
Su un piano prettamente accademico, essi descrivono chiaramente “Il ruolo del sub talamo nei processi decisionali che generano un conflitto” e gettano nuova luce sulla “Comprensione
neurofisiologica dei processi decisionali”.
Invece, dal punto di vista pratico, le informazioni ottenute rendono possibili nuovi approcci a tutte quelle patologie legate a cattiva gestione delle scelte possibili, come shopping
compulsivo, il gioco d’azzardo patologico, l’ipersessualità. O per una migliore gestione dei pazienti colpiti da lesioni della corteccia celebrale.
FONTE: Manuela Fumagalli; Gaia Giannicola; Manuela Rosa; Sara Marceglia; Claudio Lucchiari; Simona Mrakic-Sposta; Domenico Servello; Claudio Pacchetti; Mauro Porta; Marco Sassi; Roberta
Zangaglia; Angelo Franzini; Alberto Albanese; Luigi Romito; Sylvie Piacentini; Stefano Zago; Gabriella Pravettoni; Sergio Barbieri; Alberto Priori, “Conflict-dependent dynamic of subthalamic
nucleus oscillations during moral decisions”, Social Neuroscience, First Published on: 08 November 2010, DOI: 10.1080/17470919.2010.515148
Matteo Clerici
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