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Ivan Rossi, il centro di formazione professionale di Civita Castellana da oggi porta il suo nome

By Redazione

Fuori dal centro di formazione professionale di Civita Castellana, in via Petrarca, da oggi c’è una targa che recita: “A Ivan Rossi, esempio di straordinaria generosità e
altruismo” proprio a lui – al giovane animatore deceduto dopo aver soccorso alcuni bagnanti a Noto, in provincia di Siracusa – è stata intitolata stamattina la struttura, alla presenza
del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, il sindaco Massimo Giampieri, il senatore Giulio Marini, la senatrice Laura Allegrini, il
capogruppo dell’Ulivo in consiglio regionale Giuseppe Parroncini, quello di Rifondazione comunista Ivano Peduzzi, il vescovo Divo Zadi, il prefetto Alessandro Giacchetti, il questore Raffaele
Micillo, gli assessori provinciali Aldo Fabbrini, Antonio Rizzello e Angelo Cappelli, i consiglieri provinciali Massimo Miccini, Riccardo Fortuna e Bengasi Battisti.

L’assessore alla Formazione professionale, Giuseppe Picchiarelli, ha ricordato la commozione a Siracusa, con i ringraziamenti delle istituzioni al rappresentante dell’amministrazione
provinciale di Viterbo, che in realtà erano rivolte proprio a Ivan Rossi. “Abbiamo voluto legare il suo nome – ha detto Picchiarelli – a un luogo di crescita e di formazione, così
che anche nel tempo questo esempio rimarrà a testimonianza del suo grande gesto. Qui i giovani vengono accolti in un percorso di crescita culturale ma anche di valori di
solidarietà e rispetto. Legando questo luogo a Ivan Rossi i ragazzi cresceranno migliori, perché entrando qui vedranno il significato del suo gesto estremo di altruismo. Credo che
lo stesso Ivan sarebbe stato contento della scelta”. La Provincia ha inoltre deciso di istituire in suo onore il primo corso di formazione per animatori, “così il centro crescerà
arricchito e chi lo frequenterà lo farà ricordando i valori di un gesto eroico che avremmo comunque voluto non fosse stato necessario”. Picchiarelli ha poi letto la lettera
dell’assessore regionale Silvia Costa, che ha parlato di Ivan come di un eroe civile.

La parola è passata al sindaco Giampieri. “Questa è una giornata particolare per Civita Castellana. Ho conosciuto personalmente questo giovane eroe e ne ricordo la voglia di
affrontare il mondo in maniera diversa. Era altruista e attratto dall’Africa, perché voleva donare la sua esperienza ai meno fortunati. Il valore del suo gesto continuerà
attraverso l’associazione a lui intitolata dai genitori, che ha effettuato donazioni al Burkina Fasu. Un percorso che si inserisce nell’altruismo che contraddistingue questa comunità”.

Il senatore Marini si è fatto carico di presentare la richiesta del conferimento della medaglia d’oro al valore civile per Ivan in Senato. “Quando ho annunciato questa iniziativa, ho
sentito in questo ramo del Parlamento molta vicinanza a Ivan Rossi, che ha voluto dare un grande segnale di quello che sono i giovani della nostra epoca. Anche se magari non sempre riusciamo a
interpretarli, i ragazzi di oggi hanno dei valori, che restano sani. Serve quindi maggiore attenzione, e il gesto di Ivan deve rappresentare un esempio per tutta una generazione”.

Infine, il presidente Mazzoli. “La presenza dei genitori di Ivan – ha spiegato – è una grande testimonianza d’amore rivolta a tutta la comunità di Civita Castellana. La notizia
della sua morte ha provocato un’emozione enorme in tutta la Tuscia, ma si è aperta anche una grande ferita in ciascuno di noi. La domanda che in molti ci siamo posti è se saremmo
stati in grado di fare la stessa cosa. Ed è per questo che ognuno di noi si inchina al gesto di Ivan. Di fronte a questo estremo gesto di solidarietà abbiamo sentito la
responsabilità di agire in maniera concreta, abbiamo avuto contatti frequenti con le istituzioni siciliane, abbiamo approvato all’unanimità in consiglio provinciale la richiesta
di conferimento della medaglia al valore civile e su proposta dell’assessore Picchiarelli abbiamo voluto intitolargli questo centro. Grazie al prefetto Alessandro Giacchetti siamo riusciti ad
accelerare i tempi. Questa esperienza vogliamo diventi un insegnamento per tutti e che sia da stimolo per ricordare che nella solidarietà si trova la massima espressione della vita
umana”.

Al termine della cerimonia un breve e commovente incontro con i genitori del ragazzo, durante il quale il presidente Mazzoli ha consegnato loro una targa.

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