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Italiani in salute e sempre più longevi

By Redazione

La salute degli italiani presenta molti aspetti soddisfacenti, come testimonia innanzitutto l’aspettativa di vita che ci pone ai primi posti nel mondo, è quanto rileva la Relazione sullo
Stato Sanitario del Paese relativa agli anni 2005-2006 inviata nei giorni scorsi ai presidenti di Camera e Senato dal Ministro della Salute Livia Turco, come previsto dal Decreto Legislativo
229 del 1999, per fornire un’informazione al Parlamento e al Paese sullo stato di salute degli italiani e sulle politiche sanitarie.

Come sottolineato nel documento, si può ben sperare per l’andamento epidemiologico di alcune patologie in particolare, se si considera la risposta del Paese ad iniziative di prevenzione,
che cominciano a dare i loro frutti. Ad esempio, si osserva una diminuzione costante del fumo di tabacco (noto fattore di rischio per molte patologie di natura oncologica, cardiovascolare e
respiratoria) e una riduzione progressiva della mortalità per tumore (merito delle campagne di screening e delle diagnosi fatte più precocemente, che permettono
interventi terapeutici più efficaci).

Tuttavia, vi sono ancora aree che possono essere migliorate: le malattie respiratorie croniche sono tuttora un problema diffuso, il consumo di alcool rimane piuttosto elevato, soprattutto nelle
fasce di età più giovani, il diabete e l’obesità hanno una diffusione preoccupante, specialmente per le possibili complicazioni future.

Inoltre, tra i fenomeni sociosanitari ai quali prestare grande attenzione, vi è la crescente presenza di anziani, che da un lato dimostra l’efficacia sostanzialmente buona del nostro
sistema sanitario, ma che dall’altro desta preoccupazione per le patologie correlate all’età avanzata e per i relativi problemi di assistenza socio-sanitaria.

Un quadro complesso e articolato, dunque, che presenta – come si legge nella relazione – molti motivi di ottimismo ma che indica anche la necessità di interventi che il Ministero della
Salute ha in parte già intrapreso alla luce del programma di governo della sanità del Ministro Livia Turco Un New Deal della Salute e a quanto stabilito dal
Patto per la Salute tra Governo e Regioni siglato nel settembre 2006, che si compone di un accordo non solo normativo e programmatico ma anche di certezza finanziaria, e che ha portato
ad offrire più risorse, più servizi, più efficienza e a combattere gli sprechi.

Per quanto riguarda la prevenzione, si ricorda il programma Guadagnare salute, rendere facili le scelte salutari voluto dal Ministro Livia Turco e approvato dal Governo con il Decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 maggio 2007, in accordo con le Regioni e Province autonome, che rappresenta il primo atto di coordinamento delle azioni e delle campagne di
comunicazione tra tutti i livelli istituzionali, il mondo della scuola, dei produttori e dei consumatori per la prevenzione delle malattie croniche, per esempio i tumori, il diabete, le
malattie respiratorie e cardiovascolari, attraverso l’adozione di stili di vita corretti: una alimentazione sana, niente fumo, meno alcol, più movimento.

SCHEDA 1

Dieci buone notizie

Livello complessivamente soddisfacente dello stato di salute degli Italiani che hanno un’elevata aspettativa di vita alla nascita (più di 78 anni per gli uomini e quasi 84 per le donne
secondo i dati Istat più recenti riferiti al 2006).

Diminuisce il consumo di tabacco, seconda causa di rischio a livello mondiale.

Aumenta la prevenzione alle malattie infettive attraverso la vaccinazione. Entro il 2015 saranno disponibili altri 36 nuovi vaccini

Diminuiscono i casi notificati di Aids e i relativi decessi.

Guadagna punti la lotta ai tumori: graduale diminuzione del livello di mortalità a fronte di un aumento dei casi diagnosticati. Mentre aumentano adesione e offerta di screening per la
diagnosi precoce, anche al Sud. Partecipano allo screening mammografico il 60,9% degli italiani invitati, a quello cervicale il 36,7 e al colon-rettale il 46,7.

Trattamenti chirurgici meno invasivi per le malattie dell’apparato digerente grazie all’affermazione delle tecniche endoscopiche ed ecografiche con una riduzione dell’ospedalizzazione per
queste malattie che nel loro insieme rappresentano la prima causa di ricovero in Italia.

Neonati sani. Nel 2004 il 99,3 per cento dei nati ha riportato un punteggio Apgar (il criterio utilizzato per misurare la vitalità del neonato e l’efficienza delle principali funzioni
dell’organismo) da 7 a 10 e soltanto lo 0,7 è risultato gravemente o moderatamente depresso.

Livelli essenziali di assistenza, più attenzione al territorio: in crescita l’assistenza domiciliare integrata. Il 91.7 delle Asl ha organizzato l’ADI nei confronti di pazienti che
necessitano di servizi sanitari e sociali.

Più tutela per ciò che mangiamo tramite l’applicazione delle nuove linee europee sulla sicurezza alimentare basate sul controllo completo e integrato della produzione degli
alimenti «dai campi alla tavola».

Cresce l’attenzione al Governo clinico e alla sicurezza dei pazienti, tramite linee guida, buone pratiche e formazione. Varato il piano di contrasto alle infezioni ospedaliere.

SCHEDA 2

Dove intervenire, aspetti critici?

L’aumento della popolazione anziana porta con sé la maggiore diffusione di patologie croniche e la necessità di sviluppo di servizi socio-assistenziali sul territorio adeguati.

Più della metà dell’assistenza farmaceutica (55%) va a persone sopra i 65 anni. In questa fascia d’età i ricoveri in ospedale sono il 40,2 % del totale con un numero di
giornate di degenza sopra la media.

Aumenta il consumo di alcol tra i giovani, e la pratica del bere per ubriacarsi, mentre si abbassa l’età di iniziazione al bere.

L’Italia tra i primi Paesi in Europa per presenza di soggetti in soprappeso e obesi, preoccupa in particolare l’obesità pediatrica.

Alta diffusione di malattie cardiovascolari, del diabete, delle malattie dell’apparato respiratorio in particolare la Broncopatia cronico ostruttiva -BPCO e l’asma. I farmaci del sistema
cardiovascolare rappresentano da soli circa la metà delle dosi prescritte in un anno.

Le patologie tumorali restano la prima causa di morte nella popolazione tra i 35-64 anni.

Aumento della differenza di mortalità tra le fasce più istruite e ad alto reddito e quelle più disagiate, in particolare per le malattie cardiovascolari.

Medicalizzazione del parto: l’Italia registra ancora troppi tagli cesarei e troppe ecografie.

La rete ospedaliera italiana appare essere ancora costituita in maggioranza di istituti medio-piccoli. Esistono ancora più di 200 strutture pubbliche, circa 1/3 del totale, con meno di
120 posti letto, concentrate nelle regioni del Centro-Sud del Paese. Carenza di disponibilità di posti letto di riabilitazione e lungodegenza.

Salute mentale, a rischio i giovani adulti. Il 33,8 per cento dei ricoveri riguarda la fascia d’età 25-44 anni. Mancanza di informazione sistematica sull’efficacia e la diffusione dei
servizi.

SCHEDA 3

?dieci iniziative già intraprese dal Ministro Livia Turco

Più risorse Finanziarie per la sanità pubblica. In accordo con il Patto per la salute, nella Finanziaria 2008 il Fondo sanitario nazionale per finanziare i
Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) passa da 97,040 mld di euro nel 2007 ai 101,457 nel 2008, con un incremento di 4,417 miliardi rispetto alla Finanziaria 2007 e di 10,434 miliardi rispetto
al 2006. Gli stanziamenti complessivi per la sanità pubblica nel triennio 2007-2009 saranno di 300 miliardi di euro.

In arrivo i nuovi Livelli essenziali di Assistenza (LEA) Così come previsto dal Patto per la salute siglato con le Regioni è stata completata la revisione dei
Livelli essenziali di assistenza, vale a dire l’elenco dei servizi, delle attività e delle prestazioni garantite ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale in condizioni di
uniformità su tutto il territorio.

La salute della donna e del bambino. Primo atto di governo è stato il Ddl per garantire la tutela dei diritti della partoriente e del neonato, favorire il parto
fisiologico e ridurre il ricorso al parto cesareo, promuovere il parto senza dolore e l’allattamento al seno, incrementare l’attività dei consultori. Approvato nel Consiglio dei Ministri
del 19 ottobre 2006. La Commissione «Salute della donna» ha elaborato un Piano intersettoriale di azioni triennale che assume la salute delle donne quale obiettivo strategico di
tutte le politiche.

Lotta ai tumori e salute della donna. Per la prima volta in Italia e in Europa avviata una campagna di vaccinazione gratuita contro il virus (HPV), responsabile ogni anno di
oltre 1.000 morti, rivolta alle giovani di dodici anni di età. Il vaccino, che rende immuni da 4 tipi di questo virus e dal 90% dei condilomi genitali, completa l’opera di prevenzione
del Ssn contro il carcinoma della cervice uterina (programmi di screening). Se la campagna di vaccinazione raggiungerà i suoi obiettivi, questa malattia scomparirà nelle prossime
generazioni.

Guadagnare salute e prevenzione sanitaria. Nel mese di maggio (4 maggio 2007) è stato varato con Decreto del Presidente del Consiglio il primo grande programma nazionale
per la promozione di stili di vita salutari, «Guadagnare Salute», in una logica moderna di intersettorialità e nel quadro della scelta di porre «la salute in tutte le
politiche», come raccomandato dall’Oms e dall’Unione Europea, per la prevenzione delle malattie croniche, in particolare i tumori, il diabete, le malattie respiratorie e cardiovascolari,
attraverso l’adozione di stili di vita corretti: una alimentazione sana, niente fumo, meno alcol, più movimento. Il «Piano nazionale Alcol e salute» varato
il 7 febbraio 2007 ha valenza triennale e si avvale di uno stanziamento di 4,5 milioni di euro per ridurre i consumi e prevenire i danni alcol correlati nella popolazione.

La salute dei lavoratori diventa una priorità. Con il nuovo testo unico per la salute dei lavoratori, divenuto legge nell’agosto 2007, e il Decreto delegato attuativo
varato il 6 marzo 2008 è stata realizzata la riforma legislativa della lotta agli infortuni sul lavoro e alle morti bianche. A completamento di questa riforma il Ministero ha siglato il
Patto con le Regioni per la salute nei luoghi di lavoro che ha come principale obiettivo quello della triplicazione dei controlli da parte delle Asl passando dagli attuali 75.000 ad almeno
250.000 controlli l’anno.

Più fondi per la ricerca. Con la Finanziaria 2007 i fondi destinati alla ricerca medica e sanitaria del SSN sono saliti a 339,4 milioni di euro con un aumento netto di
70 milioni rispetto al 2006. Inoltre con la Finanziaria 2008 è stato portato dal 5% al 10%, per un totale di circa 81 milioni di euro, la quota di finanziamenti riservati ai ricercatori
sanitari under 40.

Più risorse per gli investimenti nelle strutture sanitarie. Forte rilancio degli investimenti strutturali nell’edilizia sanitaria con lo stanziamento di 3 miliardi di
euro per l’ammodernamento delle strutture sanitarie, la costruzione di nuovi ospedali e servizi territoriali, il rinnovo delle tecnologie mediche, la messa in sicurezza delle strutture e la
realizzazione di residenze sanitarie per gli anziani. In tutto, quindi, 3 miliardi in più rispetto al 2007 e 6 in più rispetto al 2006.

Sanità integrativa: assistenza odontoiatrica e ai malati non autosufficienti diventano obbligatorie per ottenere benefici fiscali. Con la Finanziaria
2008, e il Decreto ministeriale del 25 marzo 2008, per ottenere i benefici fiscali previsti dalle norme, i fondi sanitari integrativi dovranno erogare obbligatoriamente anche le prestazioni
odontoiatriche e quelle per i non autosufficienti.

Più risorse per la non autosufficienza. Con la Finanziaria 2008, sale a 400 milioni di euro il Fondo per l’assistenza alle persone non autosufficienti e bisognose di
assistenza continuativa, già previsto nella Finanziaria 2007

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