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Influenza A, ecco le regole per la chiusura delle scuole

Influenza A, ecco le regole per la chiusura delle scuole

By Redazione

Da tempo, gli addetti ai lavori si chiedevano come contrastare l’influenza A in relazione al proprio istituto scolastico; molti, in mancanza di norme precise, avevano deciso per misure
fai-da-te.

Ora, il governo corre ai ripari: il viceministro alla Salute Fazio ed il ministro all’ Istruzione Gelmini hanno infatti redatto un testo-guida per gestire al meglio tali situazioni.

Il documento, redatto con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, sottolinea
l’importanza della prevenzione dal virus H1N1 tramite igiene.

Studenti e personale scolastico devono così lavarsi le mani spesso, utilizzare fazzoletti di carta usa e getta e assicurarsi della pulizia degli oggetti comuni (banchi, sedie,
lavagne,ecc.). Ancora, i soggetti non devono mangiare cibo non integro e devono aerare gli ambienti utilizzati durante l’intervallo e dopo la fine di tutte le attività scolastiche
quotidiane.

Nel caso tali precauzioni risultino insufficienti e si manifestazioni casi di (sospetta) febbre suina, “I genitori o chi ne fa le veci, per la presa in carico dei minori a domicilio. Nel caso
la sindrome influenzale si manifesti nel personale della scuola, il dirigente scolastico, o chi da lui delegato, lo inviterà a recarsi a casa ed eventualmente a contattare il medico
curante, il quale si occuperà dei provvedimenti di astensione dal lavoro, come da normativa vigente”.

Il testo sottolinea come si debba creare e potenziare un network tra istituti scolastici ASL e medici di famiglia, con particolare attenzione al possibile picco della pandemia, previsto in
autunno.

Ovviamente, il vademecum del Ministero tocca anche la “soluzione finale”, cioè la chiusura delle scuole.

Su questo punto, sottolinea: “Su segnalazione delle autorità sanitarie – ASL, e previa adeguata valutazione del rischio, il Sindaco del Comune ove è sita la scuola, d’intesa con
il dirigente scolastico, può determinare la sospensione in tutto o in parte delle attività didattiche per gli studenti o la possibile chiusura della scuola. La durata della
sospensione delle attività didattiche o della chiusura della scuola dipenderà dalla gravità e dall’estensione della malattia”. Le scuole, per le quali sarà disposta
la sospensione dell’attività didattica “potranno comunque rimanere accessibili agli insegnanti e al personale, per facilitare la continuità dell’insegnamento, anche se con altre
modalità”.

In ogni caso, il documento ministeriale non ha la pretesa di essere un testo definitivo.
Come fanno notare gli stessi autori “Non vuole essere esaustivo rispetto alle concrete situazioni che possono verificarsi e che possono presentare caratteristiche tali da richiedere giudizi di
adattamento, valutabili caso per caso”. Inoltre, la situazione sarà monitorata al fine di emanare eventuali aggiornamenti o correttivi in tempo utile.

Matteo Clerici

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