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In attesa di Expo 2015, dopo 40 anni Christo è tornato a Milano

In attesa di Expo 2015, dopo 40 anni Christo è tornato a Milano

By Redazione

Sono passati 40 anni da quando, un mattino, i milanesi si trovarono la statua di Leonardo, davanti alla Scala, e quella di Vittorio Emanuele, in Piazza del Duomo, impacchettati. Sul subito
rimasero stupiti: pensarono ad un restauro, poi guardando bene scoprirono che si trattava di due opere d’arte. Con questo…biglietto da visita il propugnatore della land art si presentò
ai meneghini, facendoli partecipi della nuova frontiera artistica.

Nei giorni scorsi il celebre artista, su invito del Comune di Milano, ha tenuto una conferenza, alla quale hanno assistito centinaia di persone, per illustrare il percorso da lui seguito (fino
a qualche anno fa con la sua metà, Jeanne-Claude, purtroppo scomparsa) dove la tela, bianca o colorata, per non più di 15 giorni, è stato ed è l’elemento dei suoi
lavori.

Nata in America a ridosso della Pop Art la nuova corrente -l’Avanguardia- (Christo vive a New York) come già gli impressionisti rifuggivano i saloni parigini gli aderenti a questo filone
artistico operano al di fuori delle gallerie d’arte per “vitalizzare” luoghi spesso disabitati dandogli un nuovo “corpo” almeno per… due settimane.

A New York è ancora vivo il ricordo della sua ultima opera con la quale ben settemila portali di tela rossiccia trasformarono Central Park in un rigoglioso paesaggio che solo la sua
immaginazione e mesi di duro lavoro potevano creare.

A lungo egli ha intrattenuto i presenti alla conferenza, utilizzando anche la proiezione di slide, per spiegare gli studi necessari per la realizzazione dei suoi lavori e gli investimenti
necessari, che egli -facendo a meno delle sponsorizzazioni- di persona continua a sostenere.

Dopo aver illustrato alcune opere realizzate, Christo ha parlato del progetto al quale da tempo, assieme ai suoi collaboratori, sta lavorando: la Over the River che vedrà la luce il
prossimo anno. Si tratta di ben 962 pannelli di un particolare tessuto sospesi ad un’altezza variabile da 2,5 metri a oltre 7 metri sul fiume Arkansas River, nel Colorado. Per oltre 10
chilometri essi ondeggeranno seguendo il vento che caratterizza il luogo offrendo all’osservatore sulle sponde o a colui che lo solcherà, magari facendo rafting, di vivere in un mondo
fuori del comune. Un paesaggio rude che sarà trasformato -per due settimane- in qualcosa di irreale, di suggestivo.

Questa è l’Avanguardia!

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Bruno Breschi
Redazione Newsfood.com+WebTv

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