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#ilfuturononcrolla: aiutiamo Fileni ad aiutare l’Università di Camerino

#ilfuturononcrolla: aiutiamo Fileni ad aiutare l’Università di Camerino

By Giuseppe

 

Se porti in tavola la carne bianca bio, oltre a pensare al proprio benessere, contribuisci a sostenere una della più antiche Università italiane danneggiata dal terremoto del 26 ottobre scorso e, contestualmente, darai una mano ad  una bella cittadina marchigiana. Un trio fantastico, insomma, che per tutto l’inverno, attraverso i pack della Fileni, propone una sorta di passa parola a favore della città di Camerino a il suo antico Ateneo, con l’hashtag #ilfuturononcrolla.

Hamburger BIO - Fileni
Hamburger BIO – Fileni

La forte scossa di terremoto del 26 ottobre, come tutti probabilmente sanno, oltre a mettere in ginocchio l’intera comunità di Camerino, avrebbe anche potuto mettere la parola fine ad una Università fondata 700 anni fa e che assicura una popolazione studentesca superiore alla comunità residente nella cittadina marchigiana.  Perché Camerino è fra i centri più colpiti dal terremoto, tant’è vero che fra le tante macerie e gli edifici danneggiati, ci sono anche quelli dell’Università adibiti a parte dei servizi amministrativi, il Rettorato, la Scuola di Giurisprudenza e il Corso di Laurea in Informatica, nonché alcuni laboratori scientifici e aule didattiche; e, poi, si stima una perdita di oltre 1000 posti letto negli appartamenti privati non più agibili, dove gli studenti alloggiavano.

symbola-camerino-2 Un colpo dal quale difficilmente si può risalire ammenochè non ci sia una caparbietà che sfidi  i limiti dell’impossibile. Tant’è vero che dopo tre ore dal sisma, l’Università era già all’opera per i primi sopralluoghi e per raccontare gli sforzi e le attività di ricostruzione post-terremoto, lanciava l’hashtag #ilfuturononcrolla, al quale un intero territorio si è riferito, come simbolo di speranza, di rinascita, di ripresa. Hashtag che adesso compare anche sulle confezioni di Fileni perché la  prima azienda agroalimentare delle Marche e prima produttrice in Italia di carni bianche biologiche, ha deciso di adottare l’Università di Camerino per testimoniare il proprio radicamento nel territorio marchigiano e la sua attenzione verso i giovani e la loro formazione.

logounicam-fullSottolinea Giovanni Fileni, fondatore e presidente dell’azienda che porta il suo nome: “Aiutare l’Università di Camerino è un dovere verso la nostra comunità: con i suoi 700 anni di storia, è un simbolo di cultura e scienza non solo per le Marche ma per tutta l’Italia. Per questo sentiamo il dovere di fare qualcosa di utile, cominciando dal mettere a disposizione i pack dei nostri prodotti per comunicare la campagna di solidarietà e sensibilizzazione a favore dell’Università. Stiamo già lavorando per dare a UniCam un aiuto diretto e ancora più incisivo che permetta non solo di riprendere pienamente l’attività didattica ma migliorare anche l’offerta esistente”.
Perché la campagna del  terzo produttore avicunicolo nazionale e primo nel comparto delle carni bianche biologiche che ha sede a Cingoli, sempre in provincia di Macerata, fosse efficace,  per la realizzazione del logo, anche in questo caso Fileni ha coinvolto l’agenzia di Brand Design CBA, che ha messo volontariamente a disposizione del progetto le proprie competenze, visto che da anni affianca Fileni nei suoi progetti di branding e packaging.
La prima azione dell’azienda fondata da Giovanni Fileni nel 1966, a sostegno dell’ateneo, prevede un’attività di sensibilizzazione dei propri clienti, informandoli che “Fileni sostiene l’Università di Camerino”: sarà un modo con cui Fileni inviterà, chiunque lo vorrà, ad unirsi all’azione solidale e alla raccolta fondi per assicurare all’antica Università marchigiana un futuro all’altezza del suo prestigioso passato.

Tant’è che il rettore, Flavio Corradini, oltre a sottolineare che l’ateneo ripartirà più forte di prima, ci tiene a sottolineare che “È con grande soddisfazione e con un sincero ringraziamento che abbiamo accolto la notizia dell’iniziativa di sensibilizzazione intrapresa da Fileni per sostenere il nostro Ateneo. Sentiamo tutta la responsabilità di essere volano di sviluppo per un ampio territorio, dei relativi sistemi produttivi, imprese e pubbliche amministrazioni, per questo abbiamo ricominciato e siamo ripartiti con entusiasmo e tenacia. Di ‘terremoti’, UniCam, nel corso dei suoi 700 anni di storia, ne ha subiti e superati tanti, anzi tantissimi, ma questa volta ha bisogno di una esplicita, determinata e straordinaria attenzione nei suoi confronti”.
In più i pollicoltori di Cingoli incamerano anche il compiacimento del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli che sottolinea: “ la sinergia Fileni – Università di Camerino è importante. Sappiamo bene quanto l’Università sia il motore per questo territorio e se riparte l’università riparte anche Camerino. Voglio tornare a ringraziare tutti gli imprenditori, di tutti i settori, sono tanti e che in mille modi diversi continuano a fare donazioni e azioni di solidarietà verso questo territorio duramente colpito dal sisma. In particolare grazie alla famiglia Fileni, da sempre legata al territorio. Questo accordo porterà non solo benefici concreti ma anche una collaborazione sulla ricerca e la valorizzazione del nostro made in Marche”.
D’altronde con i marchi Fileni, Fileni Bio, Sempre Domenica e Club dei Galli, presenti in maniera capillare nei canali GDO, Normal Trade e Ho.re.ca, Fileni è una delle principali aziende italiane del settore, con un fatturato di 340 milioni di euro, 1.800 dipendenti e 280 allevamenti, concentrati principalmente nelle Marche. L’azienda fa dell’innovazione e della qualità, del benessere animale e della sostenibilità ambientale, suoi tratti distintivi: dal 1989 Fileni realizza piatti pronti in uno stabilimento appositamente dedicato; nel 2001 ha avviato la produzione biologica; nel 2008 ha messo a punto l’innovativo sistema di cottura senza friggitrice.
Mentre l’Università di Camerino conta cinque Scuole di Ateneo (Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie) e si caratterizza per spazi ed attrezzature adeguate, e per un ottimo rapporto professore-studente. Da 13 anni, poi, è collocata al primo posto fra le sedi universitarie con meno di 10.000 studenti.
E, così, il pollo si mette al servizio di una grande istituzione culturale.

Michele Pizzillo
Newsfood.com

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