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Guerrini (Confartigianato) in Audizione al Senato: “Le Pmi pagano l’energia il 42% in più della media Ue”

Image 2009-01-05 11:07:27

“Nonostante il calo del prezzo del petrolio, l’energia elettrica continua a costare molto cara alle piccole e medie imprese italiane che pagano l’elettricità fino al 42% in più
rispetto alla media dei Paesi Ue. Nel corso del 2008 i nostri imprenditori non hanno visto in bolletta gli effetti della diminuzione del prezzo del petrolio: infatti tra luglio e dicembre 2008
il prezzo del petrolio in euro è sceso del 62,1%, mentre nello stesso periodo l’indice dei prezzi alla produzione di energia elettrica e gas (che misurano i prezzi che si formano nel
primo stadio di commercializzazione) è salito del 6,5%. Soltanto nel primo trimestre 2009 il prezzo dell’energia sul mercato tutelato ha fatto registrare una riduzione del 12,1%”.

Lo ha denunciato oggi il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini durante l’Audizione promossa dalla Commissione Industria del Senato sulla dinamica dei prezzi della filiera dei prodotti
petroliferi.

“A ‘gonfiare’ il prezzo finale dell’energia per le piccole imprese – ha fatto rilevare il Presidente Guerrini – sono anche l’imposta erariale e l’addizionale provinciale sull’energia che,
insieme, fanno sì che le Pmi paghino l’elettricità il 27,1% in più rispetto alle grandi aziende”.

Il Presidente Guerrini ha quindi sollecitato “interventi di riequilibrio e di perequazione del prelievo fiscale sui consumi di energia, eliminando le distorsioni che penalizzano le piccole
imprese. La diminuzione dei costi dell’energia – ha detto – è fondamentale per consentire alle piccole imprese di recuperare competitività e colmare il gap nei confronti delle
imprese europee, soprattutto in questa fase di crisi economica”.

In particolare, Guerrini ha proposto l’alleggerimento della pressione fiscale sul prezzo dell’energia delle piccole imprese, l’istituzione di un meccanismo di flessibilizzazione dell’accisa sui
consumi energetici per sterilizzare gli aumenti di elettricità e gas, il trasferimento alla fiscalità generale degli oneri impropri in bolletta, l’istituzione di un monitoraggio
governativo dei prezzi del libero mercato dell’energia consultabile pubblicamente dalle imprese.

Inoltre, Guerrini ha fatto anche rilevare che “il mercato libero dell’energia elettrica fa registrare criticità tali da renderlo ancora poco conveniente per le imprese: tanto che
soltanto 1 piccola impresa su 6 ha colto le opportunità della liberalizzazione. E, addirittura, nel terzo trimestre 2008, 1 impresa su 4 che aveva tentato la strada della
liberalizzazione ha deciso di rientrare nel mercato tutelato dove i prezzi sono aggiornati ogni trimestre dall’Autorità dell’Energia”.

A questo proposito, il Presidente di Confartigianato ha sollecitato “una riforma del mercato elettrico che determini maggiore concorrenza nel prezzo dell’energia e che garantisca maggiore
trasparenza sulle condizioni della fornitura”.

Guerrini ha poi chiesto che “lo sviluppo delle energie rinnovabili costituisca un punto di forza del Piano energetico italiano e che venga assicurata una stabilità degli incentivi al
fine di consentire agli imprenditori di effettuare investimenti a lungo termine”.

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