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Greenpeace in piazza: Un carico di legname sporco di sangue rischia di essere usato per la metro di Roma

By Redazione

Roma  — Gli attivisti di Greenpeace stanno protestando da stamattina a Roma, davanti alla stazione metro del Colosseo, contro l’acquisto di
legno illegale liberiano utilizzato da parte di Metro spa per il lavori di manutenzione e ampliamento delle metro A e B della capitale. “African forest destruction sponsored by Metro” è
quanto è scritto sullo striscione denuncia degli ambientalisti.

Questo il comunicato diffuso dall’associazione ambientalista

“C’è un carico di legname sporco di sangue nel porto di Ravenna. Il legno si chiama azobè ed è stato tagliato illegalmente in Liberia per finanziare una guerra civile. Oggi
rischia di essere utilizzato per la manutenzione della metropolitana di Roma. Con una doppia azione – al porto di Ravenna e alla metro Colosseo di Roma – gli attivisti denunciano il crimine. Il
nostro paese – quale principale porto d’ingresso di legno illegale in Europa – ha il dovere di fermare questo scempio e promuovere soluzioni adeguate.

A Roma alla stazione metro del Colosseo, climbers e attivisti hanno srotolato un enorme striscione con il messaggio “African forest destruction sponsored by Metro”. Stiamo informando i
cittadini del rischio che, per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della metropolitana di Roma, si usi questo legno illegalmente tagliato in Liberia. Nel frattempo, al porto di Ravenna
gli attivisti si sono incatenati ai tronchi, marchiando il legname con il timbro “forest crime” e hanno chiesto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato e dell’ente certificatore FSC.

La maggior parte del carico, giunto a Ravenna, è stato acquistato dall’azienda Interwood Srl, che ha recentemente vinto un appalto di 720 mila euro con MeT.Ro Roma Spa, l’azienda
responsabile della gestione e dell’ampliamento della metropolitana di Roma.

Eppure il Comune di Roma ha aderito al progetto di Greenpeace “Città amiche delle Foreste”. Avrebbe dovuto, quindi, “dare indicazioni ai dipartimenti competenti affinché nei
capitolati per la fornitura di prodotti in legno e derivati sia previsto l’obbligo per le aziende interessate, di dotarsi di un sistema internazionale accreditato di certificazione ambientale,
al fine di garantire il rispetto di criteri di gestione sostenibile delle aree forestali e l’adozione di procedimenti produttivi rispettosi dell’ambiente”. L’utilizzo di legname di provenienza
illegale per il trasporto pubblico mette chiaramente in discussione gli impegni del Comune di Roma”.

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