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Grano pugliese, Made in Italy e globalizzazione. Tavola rotonda a Foggia

Grano pugliese, Made in Italy e globalizzazione. Tavola rotonda a Foggia

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Il grano pugliese, il desiderio di tutelare il Made in Italy ed essere pronti alla globalizzazione. Questo l’obiettivo di “La Valorizzazione del grano duro italiano e le nuove sfide del mercato globale”, riunione organizzata dal Pastificio Granoro, in programma il 19 giugno presso la Sala conferenze del CREA CI di Foggia.

Ad organizzare tutto, il Pastificio Granoro: tra le più importanti realtà dei contratti di filiera, è autore del progetto “Dedicato” e di altre iniziative di tutela.

Protagonista, il grano duro, impiegato come “materia prima per la pasta. Le cifre sono importanti: sulle 3,36 milioni di tonnellate globali, l’Italia è il primo produttore (3,36 tonnellate), seguito dagli USA (2 milioni di tonnellate). Terzo posto con la Turchia, con “soli” 1,5 milioni ma capace di aumentare la quantità nazionale del 77%.

E, a favore del grano tricolore, le recenti scelte legislative dell’Unione Europea. L’obbligo di indicare l’origine del grano sulle etichette è infatti ottimo alleato a favore della qualità e contro il tarocco straniero.

Ciò detto, non mancano i problemi. In particolare, le difficoltà economiche del settore, con gli agricoltori che lamentano un margine di guadagno insufficiente per coprire i costi di gestione ed i produttori in cerca di un modello per far crescere i consumi ed entrare nei mercati emergenti.

Una possibile risposta arriva ora da Pastificio Granoro, con il progetto “Dedicato”. Nata nel 2012, la linea ha l’obiettivo di promuovere il grano del Tavoliere, stimolando una collaborazione tra agricoltori, industria e consumatori. In particolare, “Dedicato” vuole favorire un sistema di rapporti diretti tra questi contraenti, in nome della trasparenza e del vantaggio comune.

Il sistema funziona. I dati dell’ultimo raccolto parlano di 180 aziende agricole (divise fra Coop Agricola Frà Coltivatori di Apricena, la OP Mediterraneo e la Semidaunia di Cerignola) in grado di coltivare 15.000 tonnellate su una superficie coltivata di quasi 5.000 ettari. Prossimo passo, sfruttare il grano per dar vita alla Filiera 100% Puglia.

Non stupisce perciò la soddisfazione dell’azienda, pronta a sfruttare i buoni risultati per gestire “ Le sfide più importanti, quelle legate alla competizione con i mercati globali”. Così infatti un portavoce: “La finalità di questa tavola rotonda è quella di sensibilizzare il mondo dell’industria, della ricerca, le Istituzioni affinché si promuovano e condividano sempre di più modelli di integrazione perché l’arma vincente che può caratterizzare meglio la pasta Italiana, oltre alla manifattura, è l’origine della materia prima, ossia il Made in Italy autentico, che va difeso con forza dalla minaccia più insidiosa rappresentata dalla concorrenza dei pastifici esteri, oggi in grado di avvalersi delle nostre stesse tecnologie in un contesto competitivo più favorevole”.

Ad interrogarsi sullo stato attuale del grano italiano e sulle prospettive saranno esponenti del mondo agricolo, della ricerca e dell’industria.

LEGGI la locandina dell’evento

Nicola Pecchioni, Direttore CREA CI di Foggia

Pasquale De Vita, Ricercatore CREA CI di Foggia

Mauro Tonello, Presidente S.I.S. – Società Italiana Sementi

Fernando Di Chio, Agronomo – Responsabile della Filiera grano duro “Granoro Dedicato”

Donato Luciani, Direttore Cooperativa Agricola “Fra’ Coltivatori” di Apricena

Nicola De Vita, CEO Molino De Vita

Marina Mastromauro, CEO Pastificio Granoro S.r.l.

Leonardo Di Gioia, Assessore alla Risorse Agroalimentari della Regione Puglia

Matteo Clerici

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