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Giovanni Longo, enoteche & futuro…

1) Giovanni Longo, come vede il futuro delle enoteche..? 

–  Sarà sempre piu’ duro e frammentato… Chi, in passato, non ha fatto una chiara scelta a favore della cultura del servizio e della qualità sarà tagliato
fuori..è una scelta lenta, a volte invisibile ma inesorabile.. Chi ha resistito finora, verrà buttato fuori dal mercato a breve, semprechè non abbia già chiuso o
portato i libri in tribunale…

La concorrenza con la distribuzione organizzata sarà piu’ competitiva e spietata a causa dei margini sempre piu’ sottili… Oramai i fronti di vendita sono parecchi : internet, gruppi
d’acquisto informali e solidali, spacci sul territorio… Bisogna supplire alle dimensioni con la strategia, la cultura del servizio estesa a tutto il personale delle enoteche. Come ultimo
cruciale punto regolare ed avere  rapporti piu’ chiari con i produttori…ma qui si aprirebbe una discussione dalle proporzioni immani… 

2) Come mai non esistono esempi di catene di enoteche in franchising..? 

– E’ la stessa domanda che mi faccio da tempo, anche come past-president dell’Associazione delle Enoteche ( Vinarius )

In parte per la mentalità ristretta che vige nel nostro settore ( i club, le parrocchiette, il giro di amici, ecc.) In parte perchè è difficile ridurre un concetto
complesso come il vino ad una qualsiasi unità di stile che possa condensarsi in una catena uniforme ed omogenea… Ma forse nessuno dei grossi attori vinicoli ha mai avuto voglia di
rischiare sul serio… Il franchising, a tutt’oggi, rimane, purtroppo, un’incompiuta nel mondo della distribuzione vinicola… 

3) Qualche mese fa lei mi disse che Marco Carta poteva essere una nuova e fresca immagine per il vino italiano.. è sempre della stessa opinione..? 

– Non saprei.. anche perchè non so se, nel frattempo, Marco Carta abbia tenuto fede alle promesse ed alle speranze suscitate…

Come testimonial, mi verrebbe voglia di citare un grande del teatro italiano come Giorgio Albertazzi ma non vorrei passare per anziano, conservatore o statico… forse proietterebbe sul vino
una luce troppo datata.. No, direi di no…

Per i giovani mi piace l’immagine di Scamarcio…brillante ed in grande ascesa sul pubblico femminile..

Sarebbe anche troppo facile segnalare il Fabio Fazio di “Che tempo che fa”…

ma forse, troppo scontato… 

Giovanni Longo, past president di Vinarius ( Ass. Enoteche Italiane ) è titolare di Longospeciality www.longospeciality.it

  

 

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