Giampietro Comolli e EXPO2015. Il grande fiume Po diventa quindi il “fuori expo” per eccellenza. Il grande fiume raccontato da Mario Soldati, Gianni Brera, Giovannino Guarischi e da tanti registi cinematografici come Olmi sono i protagonisti culturali, espressione di una civiltà unica nata e vissuta ai margini, sugli argini del grande fiume , circa 450 km navigabile, oltre 800 km di strade percorribili in bici, moto, a piedi, a cavallo con accessi e con golene dove la pesca diventa relax, resort, tempo libero, sport non agonistico. Il grande fiume Po può avere in EXPO2015 il motivo di un rilancio reale anche per la testimonianza antica , legata alle ere geologiche più antiche, quando la Pianura Padana era sommersa dalle acque del mare mediterraneo, quando la bonifica e la regimazione delle acque insieme alla coltivazione dei campi a reso questa valle umida, malarica e paludosa una delle regioni più complete, più attrezzate, economicamente forti in Europa. Un fiume una volta anche meta di balneazione, un fiume che è molto meno inquinato di quello che sembra, purtroppo spesso con acque non limpide per la forte corrente dovuta agli sbalzi della portata d’acqua e per le piene, per il fatto che trascina con se molti materiali vegetali e legnosi raccolti dai 141 affluenti, per il fatto che il fondo e l’alveo sabbioso e limoso si solleva al minimo mulinello creato dall’acqua