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Germania, un giorno di dieta vegetariana obbligatoria per legge

Veggietag

In Germania, la carne sarà vietata un giorno alla settimana per legge.

E’ il Veggie Day: un giorno dove scuole ed uffici pubblici serviranno piatti ispirati
all’alimentazione vegetariana.

Si tratta di una proposta dei Verdi, il cui capogruppo Kunast l’ha definita “Una giornata fantastica per provare come ce la possiamo cavare senza salsicce. Cucinare vegetariano è molto
di più che lasciare da parte la carne”.

Entusiasmo a parte, il Veggie Day ha un duplice obiettivo.

In primis, rendere più sana l’alimentazione: il tedesco medio consuma 98 chili in media di carne l’anno, il che aumenta la frequenza di malattie metaboliche, cardiovascolari al primo
posto.

E poi, la questione ambientale: gli animali da pascolo consumano acqua, mangimi e terreno, risorse preziose e difficilmente rinnovabili. Le loro emissioni, diossido di carbonio e metano, sono
in crescina e nel 2050 produrranno emissioni pari al 50% del traffico stradale e aereo.

Il Veggie Day ha incontrato reazioni miste.

Non sono mancate impressioni favorevoli: la Germania è sia patria del più grande partito ecologista d’Europa che del supermarket mondiale del bio. Tra i prodotti in vendita, la
Bionade: bibita gassata naturale al sapore di frutta esotica, riuscì ad ottenere vendite paragonabili a quelle della Coca Cola.

Non tutti sono così ottimisti: anzi, Twitter e le community dei giornali più importanti sono stati intasati da commenti di protesta. Il problema maggiore è la percezione
che la politica non abbia il diritto di decidere cosa il cittadino mangi: “o Stato vuole spiarmi anche nel piatto?”, “Sono quasi vegetariano, ma non se me lo ordina lo Stato”, “No alla
dittatura dei vegetariani”.

Insomma, il successo del Veggie Day germanico sarà deciso tra l’amore per il verde bio e l’odio per lo Stato etico.

Matteo Clerici

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