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Finanziaria, Venturi a Padoa Schioppa: «senza le pmi non c'e' sviluppo»

By Redazione

Roma, 2 Ottobre 2007 – “Il ministro dell’Economia al Senato ha sostenuto che senza i conti a posto non c’è speranza di crescita, sui conti siamo d’accordo ma non può
bastare, noi gli rispondiamo infatti che senza un forte sostegno alle pmi quella speranza di crescita resta al palo”.

E’ quanto ha osservato stamane Marco Venturi, Presidente di Confesercenti nel corso della riunione dei Presidenti e direttori regionali della Confederazione sulla legge finanziaria 2008.

“Il ministro dell’Economia al Senato ha sostenuto che senza i conti a posto non c’è speranza di crescita. Sui conti siamo d’accordo ma non può bastare. Noi gli rispondiamo infatti
che senza un forte sostegno alle pmi quella speranza di crescita resta al palo”. E’ quanto ha osservato stamane Marco Venturi, Presidente di Confesercenti nel corso della riunione dei
Presidenti e direttori regionali della Confederazione sulla legge finanziaria 2008.

Per Venturi “sui tagli di spesa non ci siamo. Si tagliano poco più di 400 milioni di euro sul pubblico impiego ma poi se ne spendono abbondantemente quasi due miliardi per i contratti
dei dipendenti pubblici che per giunta anche nel 2007 sono cresciuti di numero. Ci vuole una svolta, la riduzione della spesa pubblica è solo simbolica ma non sostanziale. E’ un problema
grave anche perché le previsioni di frenata dell’economia internazionale rischiano di rimettere in discussione l’anno prossimo le decisioni prese con la finanziaria 2008.

Sul piano fiscale le imposte non scendono e la pressione resta attestata al 43%. Anche se c’è una positiva semplificazione per le imprese rimane la preoccupazione che i nuovi criteri
fiscali producano una redistribuzione interna di vantaggi e svantaggi che finirà con il colpire negativamente proprio una parte non piccola delle pmi”.
“Proprio per impedire questi danni, le cinque associazioni delle pmi andranno insieme lunedì davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato determinate a reclamare modifiche in
positivo sia sul protocollo relativo al welfare che sulla legge Finanziaria.”

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