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Federico e le agevolazioni per le piccole imprese

Cartina della Sardegna - Portoscuso

Ora è in difficoltà con la sua impresa di movimento terra ma spera negli incentivi e nelle agevolazioni annunciate dal Ministro Scajola

Federico ha letto l’articolo che parla di incentivi ed agevolazioni per le piccole imprese e si chiede se possa essere una via d’uscita, una opportunità per poter iniziare una nuova
attività.

Ci scrive: VORREI SAPERE SE C’È LA POSSIBILITÀ DI SALVARE LA MIA DITTA? HO QUASI VENDUTO TUTTO MA LA CRISI È FORTISSIMA. VORREI PASSARE AD UN ALTRO SETTORE, VORREI APRIRE UN
MANEGGIO, CI SONO AGEVOLAZIONI? POSSO CHIUDERE QUESTA E APRIRE QUELLA NUOVA PER OTTENERE QUALCHE AIUTO? C’È TANTA PAURA PER UN FALLIMENTO, NON SO SE RIESCO AD ARRIVARE A FINE ANNO.
ATTUALMENTE MI OCCUPO DI MOVIMENTO TERRA, VORREI PASSARE AL TURISMO FACENDO UN MANEGGIO PER SCUOLE E ASILI IN MODO DA CREARE OCCUPAZIONE. DIVERSAMENTE NON SO COME POSSO MANTENERE LA MIA
FAMIGLIA…VIVO A PORTOSCUSO

Ecco l’articolo del 24/11/2009
50 milioni l’anno per nuove attività economiche
Il Ministro Scajola: “Incentivi e agevolazioni per piccole imprese”
Selezionate 22 “zone franche urbane” in 11 Regioni

Ventidue “zone franche urbane” all’interno di città grandi, medie e piccole in 11 Regioni avranno diritto a incentivi e agevolazioni fiscali e previdenziali, per una cifra pari a 50
milioni l’anno, per nuove attività economiche, soprattutto piccole e micro imprese costituite entro il 2009. E’ questo il risultato della selezione realizzata dal Dipartimento Politiche di
Sviluppo del Ministero dello Sviluppo economico. “Con l’avvio delle zone franche urbane – ha dichiarato il Ministro Claudio Scajola – diamo una significativa risposta al disagio socio-economico
delle aree a maggior tasso di disoccupazione. Gli incentivi e le agevolazioni previsti per le zone f ……….
( per leggere il testo integralmente)
Redazione Newsfood.com

Qualche notizia sulla caratteristica località della bella Sardegna.

Il paese nasce come paese di pescatori provenienti da Gonnesa (allora Conesa), in particolare interessati alla pesca del tonno e alla raccolta dei coralli. A seguito della costruzione di
alcune tonnare nella zona, il piccolo borgo originario, composto da baracche abitate durante le stagioni di pesca, inizia a evolvere in paese. Il suo nome attuale viene dallo spagnolo Puerto
Escuso, cioè nascosto a chi, proveniente dall’attuale strada di Seruci, non poteva vedere il paese risultante molto a valle coperto da dune di sabbia e dunque nascosto alla sua
vista.

In paese trovasi anche la villa “Su marchesu“, che fu di un nobile sardo Pes di Villamarina conte di Vallermosae marchese di Villamar, grande consigliere alla corte di Torino del re di
Sardegna. Nella tonnara de “su pranu” (il pianoro) in centro paese attualmente in ristrutturazione, furono ospitate le numerose famiglie di profughi da Tabarka appena giunte in
terra sarda prima che venisse fondata la città di Carloforte dove si sarebbero potute trasferire. I profughi furono mantenuti grazie ai contributi della curia vescovile di Iglesias e della
corona del Re di Sardegna.

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