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Energia rinnovabile, Caramanico: «il futuro è nelle biomasse»

By Redazione

L’Aquila, 31 Ottobre 2007 – La Regione Abruzzo è impegnata a tutto campo nella produzione di energia rinnovabile: dall’idrico alle biomasse, dall’eolico al fotovoltaico, al solare
termico, è quanto ribadito stamane, a palazzo Silone, all’Aquila, nel corso della giornata di studi sul progetto «Enerwood», finanziato dal Pic Interreg III A
Transfrontaliero adriatico.

Partito tre anni con il coinvolgimento delle Università dell’Aquila, Chieti e Lecce, delle Regioni Molise e Puglia, dell’Agenzia regionale abruzzese per l’energia (Aeran), delle Province
dell’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, «Enerwood» ha visto la Regione Abruzzo lead partner nella creazione di una nuova cultura di fare energia.

Il progetto ha interessato altresì i partner dell’Adriatico orientale: Albania, Bosnia, Croazia e Serbia. Con il convegno di oggi si chiude ufficialmente «Enerwood», anche se
alcune azioni andranno avanti sino alla fine di dicembre. Ed oggi i protagonisti del progetto hanno messo a confronto le loro esperienze. «Con un’attenta opera di sensibilizzazione
sull’utilità delle biomasse – ha detto Luigi Bignardi, componente dell’Unità di ricerca Research Unity Components e moderatore dei lavori – e sui problemi ad esse connesse abbiamo
cercato di dimostrare che il confine tra noi ed i Paesi dell’area balcanica è da intendersi come cerniera e non come barriera».

Ad illustrare i progressi dell’Abruzzo, l’assessore regionale all’Ambiente, Franco Caramanico, e il direttore di settore, Antonio Sorgi. Caramanico ha innanzitutto ringraziato per la
collaborazione le singole Università «che hanno animato il confronto nello sviluppo dell’dea di isole energetiche».

«Come Regione – ha aggiunto l’assessore – stiamo investendo molto sulle biomasse, sia come fonte di energia rinnovabile sia come fonte di benefici di carattere ambientale.

La biomassa consente lo sviluppo di una filiera agricola e può rappresentare una importante fonte di reddito. Attenzione, però – ha ammonito Caramanico – l’agricoltura va comunque
sempre pensata prima in termini di produzione di alimenti».

L’assessore ha anche illustrato le finalità di un progetto triennale che l’assessorato all’Ambiente sta portando avanti in sinergia con l’assessorato all’Agricoltura: «Sono stati
investiti dieci milioni di euro per due progetti pilota nella produzione di biomasse, uno attraverso l’uso di scarti di lavorazioni agricole, l’altro derivante dalla pulizia del sottobosco,
questo con evidenti positive ricadute anche sul fronte degli incendi.

Il nostro obiettivo – ha annunciato Caramanico – è quello di giungere al 2015 con un consumo pari al 51 per cento di energia da fonti rinnovabili».

L’assessore ha concluso sulla necessità di ulteriori approfondimenti sull’argomento «dato che le biomasse rappresentano l’unica fonte di energia rinnovabile che non si riproduce
automaticamente, ma che ha bisogno di una filiera».

Affrontato anche il tema del biodisel e del bioetanolo come alternativa per una mobilità sostenibile.

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