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E’ nato il Marchio “Nero D’Avola Sicilia Qualità” per tutelare produttori e consumatori

E’ nato il Marchio “Nero D’Avola Sicilia Qualità” per tutelare produttori e consumatori

By Redazione

Valorizzare le caratteristiche di qualità dei vini Nero d’Avola non solo prodotti, ma anche imbottigliati in Sicilia, un traguardo tutto siciliano raggiunto grazie all’istituzione del
Marchio denominato “Nero D’Avola Sicilia Qualità”, finalizzato alla certificazione dei vini prodotti con questa varietà di uve e imbottigliati nel territorio siciliano.

Il Disciplinare di produzione e il relativo Marchio di Qualità sul Nero d’Avola sono stati presentato in anteprima, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nell’area
Business del Padiglione Sicilia. Un fatto importante, non solo per il comparto del vino, ma per l’economia dell’intera regione, inserendo meccanismi di tracciabilità e di clausole di
produzione che possono diventare un punto di riferimento per tutte le filiere dell’agroalimentare di qualità della Sicilia.

“Il sistema vino di qualità siciliano – sottolinea Leonardo Agueci, Presidente dell’Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana – oggi ha uno strumento in più
per valorizzare l’autenticità del vitigno principe della viticoltura siciliana, garantendo al consumatore maggiore trasparenza, completezza delle informazioni, garanzie sull’origine e
l’imbottigliamento. E’ un segno di maturità importante espresso da tutto il comparto – dal piccolo produttore viticolo sino al grande marchio – uniti dalla consapevolezza del valore
identitario ed economico del nostro Nero d’Avola”.

Con l’apposizione sulle bottiglie del marchio “Nero d’Avola Sicilia Qualità”, il consumatore potrà essere certo che quel vino sia stato prodotto da uve di quel vitigno e da piante
coltivate in Sicilia, ma non basta, quel vino – per poter fregiarsi della tutela – dovrà necessariamente essere imbottigliato sul suolo siciliano, intervenendo positivamente a tutela di
quanti producono ed imbottigliano all’origine il vino del prezioso vitigno.

“Questo strumento consentirà di non disperdere quote importanti di valore aggiunto – aggiunge Agueci – e ci consentirà di difendere il ruolo e l’iniziativa dei produttori
siciliani nella produzione del Nero d’Avola”. L’iniziativa nasce dall’Istituto Regionale Vite e Vino e da un gruppo importante di produttori siciliani concentrati in quei territori di Sicilia,
a vocazione vitivinicola, in cui il vitigno Nero d’Avola è tradizionalmente coltivato.

“La Sicilia si tutela ed applica il suo federalismo al vino di qualità. Questo è un fatto strategico importantissimo – spiega il Vice-presidente dell’IRVV Giancarlo Conte – che
deve avvalersi di una massiccia adesione delle aziende produttrici. Più il sistema Sicilia sarà compatto nel recepire questo strumento di tutela e valorizzazione del nostro Nero
d’Avola,  più alto sarà il livello di protezione raggiunto, con effetti positivi soprattutto per quelle aziende che hanno completato la filiera, dal vigneto alla
commercializzazione della bottiglia”.

E proprio su questo aspetto che il direttore dell’IRVV, Dario Cartabellotta, pone l’accento sottolineando la necessità che “dal sistema produttivo del vino di qualità dell’isola
vi sia una diffusa adesione al progetto di valorizzazione e tutela del Nero d’Avola, chiudendo gli spazi a quanti, in questi anni e, soprattutto fuori dalla Sicilia, hanno abusato del buon nome
e dell’ottima reputazione del nostro storico vitigno, imbottigliando vini sfusi di basso prezzo, di dubbia provenienza, e realizzando un improprio vantaggio speculativo sulle produzioni e sulle
aziende di qualità della Sicilia. Si volta pagina – conclude Cartabellotta – e l’IRVV vuole essere sempre più il punto di riferimento di quanti in Sicilia vogliono fare
qualità, dal vigneto alla cantina, ma anche sul mercato, dando strumenti d’orientamento  al consumatore finale”.

L’obiettivo di valorizzazione di questo vitigno passa anche dall’estetica. La veste grafica del marchio, il cui concept è un Nero d’Avola strettamente legato al territorio siciliano e
alla qualità con i colori del rosso, oro e nero, verrà presentata in anteprima nel corso della presentazione di sabato 9 aprile.

 

I contenuti del Disciplinare di produzione

La certificazione “Nero d’Avola Sicilia Qualità” prevede precisi criteri di produzione e di tracciabilità del prodotto a garanzia del consumatore finale. L’adesione al
Disciplinare sarà a base volontaria e la certificazione sul prodotto potrà essere rilasciata ai vini in bottiglia che rispondono ai requisiti prescritti dal Disciplinare di
Produzione, cioè l’insieme delle leggi e delle indicazioni a cui si deve far riferimento per ottenere un vino con marchio di qualità.

I vini “Nero d’Avola Sicilia Qualità” devono essere ottenuti dalle uve provenienti da vigneti coltivati in Sicilia, e per vini che contengano almeno un minimo 85% di Nero d’Avola e un
massimo di 15% di vitigni autorizzati nelle diverse zone vitivinicole siciliane. Sarà l’Istituto Regionale della Vite e del Vino a svolgere le attività di verifica per il rilascio
ed il mantenimento del marchio, in conformità alla norma EN 4501, il quale possiede la titolarità del sigillo di qualità. Per ottenere l’uso del marchio, i soggetti
produttori dei vini dovranno anche impegnarsi a rispettarne le modalità d’uso e l’applicazione dei documenti prescrittivi.

I soggetti produttori dei vini in possesso dei requisiti, che vogliono richiedere la concessione all’uso del Marchio devono far domanda all’IRVV, redigendo l’apposita modulistica e
dichiarazioni predisposte e disponibili presso la sede dell’IRVV e sul sito internet www.vitevino.it.

L’IRVV verificherà che il soggetto richiedente sia effettivamente in possesso dei requisiti e in grado di rispettare le condizioni previste dai regolamenti, svolgerà le
attività istruttorie che riterrà opportune, anche mediante verifiche presso la sede del richiedente, e deciderà sulla domanda entro 30 giorni dalla sua presentazione,
notificando per iscritto al richiedente l’esito dell’esame della stessa.

Redazione Newsfood.com+WebTv

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