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Crisi: “ok” agli incentivi per le macchine agricole, ma resta aperto il problema dell'”accisa zero” per il gasolio

Macchine agricole

Il presidente della Cia Giuseppe Politi: davanti ai pesanti costi del carburante agricolo si attendeva una risposta concreta da parte del governo che, però, non è venuta.
L’innovazione è importante, ma gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di investire. Il “bonus” è fondamentale per le serre e per tutte le imprese agricole, sempre
oppresse da oneri produttivi, contributivi e burocratici e da un crollo dei prezzi.
 
“Bene gli incentivi per l’acquisto delle macchine agricole. Resta, però, aperto il pressante problema dell”accisa zero’ per il gasolio. Un problema grave che sta avendo effetti pesanti
sulla gestione di tutte le imprese agricole e non solo delle serre. Ancora una volta il governo ha deluso le aspettative degli agricoltori che da tempo sollecitano l’agevolazione sul carburante,
il cui onere, specialmente dopo gli ultimi rincari dei prezzi petroliferi, ha ormai raggiunto livelli eccessivamente elevati”. E’ quanto afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana
agricoltori Giuseppe Politi in merito alle decisioni assunte oggi dal Consiglio dei ministri.

“Sul ‘bonus gasolio’, che diventa sempre più indispensabile per le aziende agricole, il governo -sottolinea Politi- continua ad essere sordo alle vibranti richieste del mondo
agricolo. Se realmente c’è attenzione nei confronti del settore, come dichiarato da molti esponenti dell’esecutivo, questa va dimostrata nei fatti. E’ vero che gli incentivi per le
macchine agricole sono importanti perché consentono di rinnovare un parco vecchio e di garantire una maggiore sicurezza; tuttavia, è altrettanto vero che attualmente i produttori
agricoli, assillati da costi esorbitanti produttivi, contributivi e burocratici (tra cui, appunto, quello dei carburanti) e da una caduta verticale dei prezzi praticati sui campi, difficilmente
sono nelle condizioni di effettuare investimenti innovativi, anche perché i redditi, nello scorso anno, hanno subito un taglio del 25,3 per cento”.

“Ed è per questa ragione – aggiunge il presidente della Cia – che insistiamo sulla necessità di varare al più presto misure come quella dell”accisa zero’ per il gasolio
agricolo. Attendevamo un atto del genere nell’odierno Consiglio dei ministri che, purtroppo, non è venuto. Il problema non può essere rinviato ulteriormente. Basti pensare che in un
anno il prezzo del carburante utilizzato dagli agricoltori è cresciuto di oltre il 35 per cento. I serricoltori, che si sono visti togliere l’agevolazione fondamentale per la loro
attività, pagano le spese maggiori. Ma anche le altre aziende agricole si sono trovate a fronteggiare un onere assai gravoso”.

“Nelle scorse settimane avevamo chiesto che – rimarca Politi – un provvedimento ‘ad hoc’ venisse inserito nel decreto ‘milleproroghe’, approvato definitivamente dal Parlamento.
Purtroppo, la risposta che gli agricoltori attendevano non è arrivata. Ora, davanti ad una vera emergenza, chiediamo sia al governo che alle forze parlamentari di adoperarsi perché
venga predisposto un intervento straordinario che riduca in maniera tangibile il prezzo del gasolio agricolo. Sarebbe una boccata d’ossigeno per un settore che sta vivendo la crisi più
difficile degli ultimi trent’anni”.

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