FREE REAL TIME DAILY NEWS

Cosa c’è nel panettone di Re Panettone? La passione artigianale.

Cosa c’è nel panettone di Re Panettone? La passione artigianale.

By Giuseppe

 

L’ideatore di Re Panettone, Stanislao Porzio, probabilmente ha trovato la giusta location per un evento che ha l’obiettivo di esaltare la naturalità, la qualità, la freschezza dei prodotti, unitamente alla capacità tecnica e l’originalità creativa dell’artigiano che si impegna nella produzione del dolce tipico natalizio che da milanese è diventato ormai immancabile sulle tavole di tutto il mondo.

Si tratta del MegaWatt di Milano, uno spazio molto ampio dove la più originale manifestazione dedicata a Re Panettone celebra la sua nona edizione, nell’ultimo fine settimana di novembre, sabato 26 (ore 10-20)  e domenica 27 (ore 10-19).

Una due giorni eccezionale per i golosi del dolce tipico natalizio che avranno la possibilità di degustare (ma, anche, acquistare, al prezzo imposto di 25 euro) i panettoni preparati da 41 pasticcieri provenienti da tutta Italia. Insomma, la crema dell’arte dolciaria nazionale, che Porzio, oltretutto anche curatore dell’evento,  seleziona uno per uno per assicurarsi la presenza di  panettoni rigorosamente artigianali, realizzati senza ingredienti che ne prolunghino artificialmente la vita, né semilavorati che ne facilitino la produzione artigianale, omogeneizzandone i sapori.

Sottolinea Porzio: “L’obiettivo di Re Panettone è esaltare la naturalità, la qualità, la freschezza del panettone”.
Tant’è vero che anche quest’anno sono previste analisi a cura del Dipartimento DeFens dell’Università Statale di Milano, per controllare la conformità al disciplinare dei dolci presenti.
Oltre alla novità della location, la IX edizione di Re Panettone presenta anche le Prove d’Artista, attività organizzata in collaborazione con il maestro Attilio Servi, con il coinvolgimento dei grandi maestri presenti alla rassegna e uno chef stellato, che si esibiranno in show cooking virati al dolce. Le loro ricette sono replicabili a casa.

Attilio Servi
Attilio Servi

Dalle prime anticipazioni fatte trapelare dallo staff di Porzio, ci saranno Mauro Morandin con il “Panettone tradizionale fatto in casa”, Maurizio Bonanomi, con il croissant; Vincenzo Tiri con “Merendine al lievito madre”; Alessandro Marra, con il “Pane al lievito madre”; Andrea Tortora, chef pâtissier del bistellato ristorante St. Hubertus, con una specialità a sorpresa; Achille Zoia con il Plumcake bigné, e lo stesso Attilio Servi, con Muffin al caffè con pere e anice stellato. 60 i posti disponibili, prenotabili sul sito web di Re Panettone.

Ritornano anche i Laboratori Crescendo, vecchia conoscenza di Re Panettone, che sono delle vere e proprie lezioni di pasticceria per i ragazzi di 8-13 anni, tenute da grandi nomi della pasticceria lievitata come Emanuele Lenti, della Pregiata Forneria Lenti di Grottaglie; Paolo Sacchetti, della pasticceria Nuovo Mondo di Prato; Carmen Vecchione, di Dolciarte di Avellino; Salvatore Gabbiano, di Pompei.

Emanuele Lenti
Emanuele Lenti

Senza dimenticare le competizioni: tre quest’anno. La V edizione del Premio “I PanGiuso”, sostenuto da Giuso, che individua il panettone e il lievitato innovativo migliori secondo il parere di una giuria formata da Bruno Lulani, amministratore delegato Giuso, i maestri Sal De Riso e Luca Riganti, la chef pâtissière Roberta Zulian dell’Alpen Suite Hotel di Madonna di Campiglio e i gastrogiornalisti milanesi Chiara Cavalleris di Dissapore, Paolo Galliani del  Giorno; Maria Teresa Melodia del Corriere della sera, Aldo Palaoro di Sala & Cucina, Mariella Tanzarella di Repubblica. Il Premio “I Custodi del Panettone”, sostenuto da Comieco, che offre riconoscimenti alle confezioni per panettone più ecosostenibili, più creative e più funzionali. E, novità 2016, il premio al Miglior panettone fatto in casa, rivolto ai pasticcieri dilettanti.

A Re Panettone, rivela Porzio, ritorna il caffè, grazie a Clivati, storica pasticceria milanese, che offrirà una miscela equilibrata, adatta ad essere degustata per tutta la giornata, a base di Robusta indiani e Arabica provenienti dal Brasile, dal Guatemala, da Santo Domingo e dall’Etiopia, quest’ultimo per dare corpo al caffè con la sua punta di acidità.

vincenzo tiri
vincenzo tiri

E, ovviamente, i vini da panettone, selezionati dal periodico Civiltà del Bere, che si potranno degustare presso il wine bar del Re. Poi c’è il gioco “un panettone per chi conosce il panettone”. E’ un gioco a quiz di Tullo Montanari, cultore del dialetto e delle tradizioni milanesi, durante il quale verranno offerti ai più informati fra il pubblico omaggi donati dai pasticcieri.

Secondo l’ideatore di Re Panettone, si tratta di uno degli appuntamenti più amati di questa rassegna, che vede partecipare appassionati di tutte le età. D’altronde Montanari, che non è solo un profondo
conoscitore della storia e dell’attualità della sua città, alle quali attinge per le sue domande,  è un
conduttore che tiene inchiodate alla sedia senza alcuno sforzo tutte le persone che ha davanti.
Infine, alcuni incontri che paiono veramente interessati come quello sui “lievitati all’olio: futuro o
tradimento del panettone?”, con Vincenzo Tiri, Lean Marc Vezzoli, Claudio Gatti,
Raffaele Vignola e Daniele Miccione. Il “Panettone tutto l’anno: le ragioni del sì e le ragioni del no con le meditazioni di Valerio Massimo Visintin, il critico in incognito del Corriere della sera, e Aldo Palaoro, giornalista gastronomico eretico, sul problema dei problemi per i veri amanti del dolce milanese; e la tavola rotonda sul tema “L’eccellenza e i numeri: il panettone di qualità oltre l’artigianato”, con Massimo Buli di Flamigni, Andrea Raineri di Vergani, Nicola Fiasconaro e Andrea Muzzi, moderata da Carla Icardi, direttore di Italian Gourmet.
Infine, una sorta di comunicazione di servizio.
La seconda edizione napoletana di Re Panettone, si svolgerà il 3 e il 4 di dicembre.

Maria Michele Pizzillo
per Newsfood.com

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD