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Consorzio Parmigiano Reggiano: bene il primo semestre 2022 con le vendite al +2,4% e le esportazioni al +1,6%

Consorzio Parmigiano Reggiano, forte incremento delle vendite totali nel primo semestre 2022. Approvato dal Mipaaf il Piano di regolazione dell’offerta per il triennio 2023-2025

di Maurizio Ceccaioni

Presentata oggi dal Consorzio Parmigiano Reggiano la prima semestrale del 2022, che ha evidenziato come le aziende del Consorzio abbiano reagire molto positivamente sia alla pandemia che alle incognite legate alla guerra d’occupazione russa in Ucraina, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati.
Dopo un 2021 con un giro d’affari al consumo da record, chiuso con un attivo di 2,7 miliardi di euro, si è evidenziata una progressiva crescita delle vendite totali nel 2022, con un aumento dei volumi pari al 2,4% (68.461 t contro 66.884 t).

Una crescita realizzata anche grazie alla ripresa del canale Ho.Re.Ca e delle vendite dirette, aumentate del 4% (8.242 t contro 8.100 t del 2021), con un andamento molto positivo sul mercato italiano, con un +2% (27.435 t contro 26.887 t del 2021). Un progresso che ha interessato anche i mercati internazionali rispetto al 2021, segnato da un +1,6% (29.215 t contro 28.751 t). Nel leggere i dati economici, l’interesse si focalizza in particolare sulle esportazioni estere, dove primeggiano i mercati degli Stati Uniti (+12,6%), Francia (+8,3%) e Spagna (+ 14,7%). Bene anche il Giappone, che cresce del 79,6% (445 t) e l’Australia, con un +57,9% (290 t contro le 184 del 2021).

Controllo di qualità del Parmigiano Reggiano per battitura con il martelletto

Sebbene il primo mercato estero per la Dop Parmigiano Reggiano sia quello Usa con le 7.170 tonnellate importate nei primi sei mesi del 2022 contro le 6.366 tonnellate del 2021 (+12,6%), e a seguire quello della Francia con 6.033 tonnellate contro le 5.570 del 2021(+8,3%), in percentuale è stata la Spagna con 656 tonnellate contro le 572 tonnellate del primo semestre 2021 a segnare l’incremento maggiore (+14,7%).

«Superato il periodo della pandemia con un sostanziale ‘premio’ dei consumatori, che ha dimostrato fedeltà al Parmigiano Reggiano per i valori che la Dop esprime, il 2022 mette a segno un ulteriore sviluppo con un primo semestre che segna un +2,4% di crescita a volume», ha commentato il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli. «Un risultato che stimolerà le nostre aziende ad affrontare il secondo semestre con energia, tenendo presente la situazione geopolitica internazionale instabile e le problematiche legate al caro energia e all’incremento dei costi delle materie prime che condizioneranno inevitabilmente anche il nostro comparto» ha proseguito. Ma se per Bertinelli l’obiettivo principale del Consorzio nel prossimo futuro saranno principalmente i mercati internazionali, quello non secondario è di garantire al consumatore un prezzo equo del Parmigiano Reggiano sul mercato evitando fenomeni speculativi, data la situazione economica e le difficoltà che stanno già affrontando le famiglie a causa dell’aumento dei prezzi già previsto nei prossimi mesi.

Parmigiano Reggiano in magazzino per la stagionatura

Con l’emanazione del Decreto ministeriale 11 luglio 2022 n. 308337, è stato approvato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) anche il Piano di regolazione dell’offerta formaggio Parmigiano Reggiano dop per il triennio 2023-2025, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2023. È questo uno strumento previsto dal Regolamento (UE) N. 261/2012, nato con l’obiettivo di definire le modalità di gestione dell’offerta di Parmigiano Reggiano al fine di adeguarla alla domanda. Le principali novità sono due: 1) consolidare senza ulteriori aumenti la produzione di fine 2021, prevedendo una riduzione delle riassegnazioni annuali (dal 10,0% allo 0,5%) e l’aumento degli importi di contribuzione aggiuntiva, con Importo unico da 18 a 25 €/quintale e Importo Grande splafonatore da 30 a 40 €/quintale; 2) generazione e distribuzione di nuove Quote Latte Parmigiano Reggiano agevolate per circa 1,8 milioni di quintali (gratuite e a prezzi agevolati) finalizzate a ridurre il livello di splafonamento e, di conseguenza, di contribuzione economica aggiuntiva per gli allevatori che rispetteranno i criteri specifici di “non aumento produttivo”. Oltre a questi interventi, la proposta introduce altri importanti novità e miglioramenti per sostenere politiche specifiche rivolte ai giovani e ai produttori di montagna, e introdurre leve di flessibilità per gestire lo strumento in correlazione ai bisogni reali del mercato e per dare maggiore efficacia al contrasto delle eventuali crisi di mercato.

Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli

«L’obiettivo del Piano – ha precisato sempre Nicola Bertinelli – è assicurare un allineamento dell’offerta di Parmigiano Reggiano Dop alla sua domanda di mercato, partendo dal consolidamento dei punti di riferimento produttivi al fine di garantire il valore aggiunto per le imprese della filiera, mantenere inalterati gli standard qualitativi del prodotto e garantire al consumatore un prezzo di mercato adeguato».

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