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Cia: Frutta e verdura gratis nelle scuole europee

By Redazione

La Cia esprime apprezzamento per l’iniziativa lanciata dalla Commissione di Bruxelles. Il progetto al vaglio del Consiglio dei ministri Ue il 19 settembre. Una decisa lotta
all’obesità degli adolescenti e ridare vigore alla dieta mediterranea in crisi.

Frutta e verdura gratis nelle scuole europee. In questo modo non si combatte solo l’obesità, particolarmente diffusa tra i giovani, ma si rilancia anche il consumo di un prodotto
“principe” della dieta mediterranea che, soprattutto in Italia, mostra evidenti segni di crisi. Per la Cia-Confederazione italiana agricoltori, quindi, l’iniziativa lanciata dalla Commissione
Ue è importante e va sostenuta e sviluppata.

La Commissione Ue -ricorda la Cia- ha presentato il primo testo di Regolamento con alcune linee-guida di questa grande campagna di promozione dell’ortofrutta nelle scuole europee. Regolamento
che attualmente è presso il Consiglio dei ministri. In tale ambito si è riunito un gruppo di lavoro il 25 luglio scorso che tornerà ad incontrarsi
nuovamente il 10 settembre. Dopodichè il testo andrà all’esame del Consiglio dei ministri in programma il prossimo 19 settembre.

Oltre alla fornitura gratuita alle scuole di ortofrutta, sia fresca che trasformata, è previsto -rileva la Cia- un contributo Ue di 90 milioni di euro, al quale si aggiungeranno
altri 90 milioni di euro da parte degli Stati membri. Inoltre, la Commissione redigerà una lista “negativa” dei prodotti da escludere dalla campagna promozionale, mentre i singoli
paesi potranno scegliere i prodotti da promuovere all’interno della rosa autorizzata da parte dell’Ue.

L’iniziativa -avverte la Cia- è, dunque, finalizzata a favorire il consumo di ortofrutta da parte dei bambini ed abituarli così ad un’alimentazione corretta ed
equilibrata. Basti pensare che oggi nell’Unione europea ci sono oltre 22 milioni di bambini in soprappeso, di cui più del 25 per cento obesi. Una percentuale che è
destinata ad aumentare di molto nei prossimi anni. Fenomeno che anche in Italia sta assumendo dimensioni allarmanti.

Quindi, Bruxelles è decisa ad incoraggiare i giovani a consumare prodotti salubri, come la frutta e la verdura, e ad abbandonare quell’alimentazione “spazzatura” che, in questi
ultimi anni, ha provocato preoccupanti riflessi negativi alla salute. Serve, insomma, una dieta sana che -rimarca la Cia- inizi ad educare i bambini a mangiare in modo realmente corretto.

Non solo. Iniziative del genere possono contribuire a rilanciare anche i consumi di ortofrutta che sono scesi in tutta Europa, ma soprattutto nel nostro Paese. Nel 2007 -sostiene la Cia- si
è, infatti, avuto un calo del 2,5 per cento nelle vendite di frutta e del 4,2 per cento in quelle di verdura e di ortaggi freschi. Segno inequivocabile della crisi della dieta
mediterranea, come evidenziato anche in un recente studio della Fao.

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