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Chi mangia bene a casa mangerà bene anche fuori

Giovani

Gli adolescenti che mangiano in famiglia hanno un modo di nutrirsi più corretto dei coetanei abituati a mangiare fuori. Questo è il messaggio lanciato da uno studio medico
pubblicato su Journal of Nutrition Education and Behavior ed opera dei ricercatori dell`Università del Minnesota; secondo gli scienziati, i ragazzi che sono soliti consumare pasti regolari
cucinati in casa sviluppano abitudini alimentari più salutari ed equilibrate.

I ricercatori hanno lavorato con 607 adolescenti dell`età di 12-13 anni, che sono stati esaminati in due diverse fasi: tra il 1998 e il 1999 e cinque anni dopo. Dall`analisi è
emerso che i pasti consumati in famiglia con il passare del tempo diminuivano: mentre all`età di 12-13 il 60% dei ragazzi mangiava in casa, a 17-18 anni lo faceva solo il 30%. Quelli che
continuavano a consumare pasti regolari erano soliti fare colazione e assumere una maggiore quantità di verdura e di alimenti ricchi di fibre, calcio, magnesio, potassio, ferro e zinco
rispetto ai loro coetanei. Nonostante tutto, anche tra i “casalinghi” sono stati rilevati casi di cattiva alimentazione; questo perché, spiegano gli studiosi, i ragazzi appartenenti a
questa fascia d’età non amano particolarmente frutta e verdura.

La ricerca ha perciò stabilito che la cucina casalinga fa bene, e non solo nel breve periodo. Un consumatore che, durante l’adolescenza, si abitua ad un’alimentazione sana e controllata,
probabilmente manterrà queste corrette abitudini anche in futuro, in quanto mangiare equilibrato in gioventù, dando spazio ad alimenti sani come verdura o pesce, porta a seguire una
buona dieta da adulti. I ricercatori si augurano perciò che gli educatori, sia quelli in famiglia sia quelli all’esterno, aiutino i più giovani a comprendere l’importanza dei pasti
regolari consumati in famiglia durante questo periodo chiave per il loro sviluppo.

Matteo Clerici

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